Festa a Seattle sotto i riflettori per la Knox

"Voglio ringraziare chi ha creduto in me". All'aeroporto il gruppo 'Friends of Amanda'.
News Nazionali

Washington, 5 ott. – (Adnkronos/Aki) – L’allestimento della conferenza stampa, in una sala dell’aeroporto Tacoma International di Seattle, era gia’ pronto prima ancora dell’atterraggio, alle 20:12 ore locali, del volo British Airways. E cosi’, come tanti si aspettavano, e’ stata la televisione a scandire i primi passi di Amanda Knox sul suolo americano. Visibilmente commossa e stanca dal viaggio, stretta alla sua famiglia, Amanda ha voluto subito salutare i numerosissimi sostenitori accorsi all’aeroporto: ‘Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me, che mi hanno difeso e che hanno dato sostegno alla mia famiglia. Grazie per essere qui per me’, ha ripetuto Amanda con la voce rotta dall’emozione. Come le e’ stato consegnato il microfono, la ragazza di Seattle non e’ pero’ riuscita a nascondere il suo impaccio. ‘Mi stanno ricordando di parlare inglese, visto che ora potrei avere problemi con questo’. ‘Sull’aereo – ha continuato – guardavo fuori dal finestrino e tutto mi sembrava irreale’. Ora pero’, ha aggiunto, ‘la mia famiglia e’ la cosa piu’ importante e voglio solo stare con loro’.

Ad affollare l’aeroporto di Seattle c’erano i sostenitori del gruppo ‘Friends of Amanda’, tanti amici e conoscenti della famiglia, ma anche semplici residenti della citta’, desiderosi di riservare ai Knox l’accoglienza piu’ calorosa ‘dopo quattro lunghi anni di battaglie’, come hanno sottolineato in conferenza stampa i genitori di Amanda. E’ stato pero’ un avvocato vicino ai Knox, Theodore Simon, di Philadelphia, a prendere la parola per ricordare ‘l’incubo’ vissuto da una famiglia che ‘ha mostrato grande coraggio, fede e dignita’ e che ha meritato tutto il nostro sostegno e le nostre preghiere’ perche’, ha insisitito, ‘Amanda Knox e’ stata erroneamente incarcerata e non e’ assolutamente colpovele dell’omicidio di Meredith, una sua amica’. Curt Mellas, il padre della ragazza di Seattle, nel ringraziare i presenti ha voluto anche esprimere il suo apprezzamento per gli avvocati italiani che hanno difeso Amanda e che ‘hanno fatto un lavoro fantastico’. ‘Ora – ha tagliato corto l’avvocato Simon rivolgendosi ai presenti – date a questa famiglia del tempo e un po’ di pace’. All’aeroporto di Seattle, infatti, non c’era spazio per le domande ma solo per le dichiarazioni. C’e’ pero’ chi scommette che l’intervista fiume alla bella Amanda, sara’ trasmessa presto da una grande emittente americana. E, come tutta questa tormentata vicenda giudiziaria, fara’ senz’altro il giro del mondo.

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