Roma, 25 mar. (Adnkronos/Ign) – Silvio Berlusconi si dice pronto a un governo con il Pd e lancia il ticket Bersani (a palazzo Chigi) e Alfano (vicepremier). La proposta del Cavaliere sarebbe arrivata durante la riunione dei gruppi parlamentari del Pdl a Montecitorio.
L’ex premier annuncia poi nuove manifestazioni di piazza (la prima dovrebbe tenersi a Bari tra quindici giorni) e prende spunto dal caso dei marò per lanciare un nuovo affondo contro il Professore: il governo tecnico ha fatto una figura vergognosa, ha sbagliato tutto, hanno fatto tutto di testa loro, non ci hanno chiesto niente, si devono dimettere in gruppo, cacciamo Monti da palazzo Madama.
Quanto al Carroccio, mette a tacere le indiscrezioni che parlano di possibili ‘tradimenti’ al Senato della Lega per favorire la nascita di un governo Bersani. E annuncia che dopo la ‘prima’ al Colle anche stavolta la delegazione pidiellina andrà alle consultazioni (quelle con il leader del Pd) insieme al Carroccio rappresentato da Maroni. Pdl e Lega convivono nel governo della Lombardia e Berlusconi confida nella lealtà dei ‘lumbard’. Del resto, alla Lega conviene stare con noi in questo momento, avrebbe confidato ai suoi il Cav.
Questa mattina Berlusconi è stato ospite de La Telefonata di Maurizio Belpietro. "Come ho detto ai nostri 300mila sostenitori in piazza, o il Pd cambia linea a 180 gradi e si rende disponibile ad un governo con il Pdl e contemporaneamente dichiari di volere un moderato al Colle oppure si torni al voto al più presto" ha detto Berlusconi.
Il Pdl, ha messo in chiaro, "non permetterà in alcun modo che si possa verificare ciò che il Pd sembra avere in mente, cioè un governo che escluda più di un terzo degli italiani e che voglia mettere le mani anche sul Presidente della Repubblica".
"Se questo dovesse accadere – ha aggiunto – non faremo funzionare il Parlamento. Abbiamo cento parlamentari al Senato e cento alla Camera, bloccheremo i lavori del Parlamento e porteremo la protesta in piazza perché questo sarebbe un golpe in Italia. Noi chiediamo un governo con il Pdl e un presidente della Repubblica di estrazione moderata, che deve essere uomo di garanzia per tutti".