Roma, 20 mar. (Adnkronos/Ign) – I due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono indagati dalla Procura militare per "violata consegna aggravata" e "dispersione di oggetti di armamento". Oggi i due fucilieri, accusati di omicidio dalle autorità indiane per la morte di due pescatori locali, sono stati interrogati per quattro ore dal Procuratore militare Marco De Paolis.
In particolare, la Procura intende verificare se i due militari abbiano fatto un uso corretto delle armi, nel rispetto delle regole di ingaggio svolte a bordo della Enrica Lexie, mentre con il reato di "dispersione di oggetti di armamento" si fa riferimento ai proiettili sparati.
‘La procura militare valuterà la situazione – ha detto all’Adnkronos Marco De Paolis, procuratore militare di Roma -. E soprattutto la connessione con il procedimento del giudice ordinario’. Il procedimento, dunque, seguirà il suo corso.
Latorre e Girone sono stati convocati dalla Procura militare, mentre si erano presentati spontaneamente, il 3 gennaio scorso, alla Procura di Roma che ha aperto a loro carico un fascicolo per omicidio volontario.
L’Italia – hanno ribadito a margine fonti del governo – non ha violato gli accordi nel decidere che i due marò non rientreranno in India al termine del permesso ottenuto per venire in Italia a votare. Infatti negli affidavit, firmati per la concessione delle licenze, c’era una clausola che prevedeva che il rientro non sarebbe avvenuto nel caso in cui non fossero stati rispettati i principi della Costituzione italiana che prevede il divieto di estradare i cittadini in un Paese, in questo caso l’India, dove non è stato ancora costituito il Tribunale speciale che li dovrebbe giudicare, in base a quanto previsto dalla sentenza della Corte suprema indiana del 18 gennaio scorso. La sentenza che aveva dichiarato tra l’altro la non competenza del Tribunale del Kerala a giudicare Latorre e Girone.
Intanto la procura di Roma ha disposto una perizia sul computer e la macchina fotografica che si trovavano sulla Enrica Lexie, la nave a bordo della quale erano imbarcati i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. La consulenza, decisa dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, servirà a ricostruire la dinamica dei fatti.
Per il primo ministro indiano, Manmohan Singh la decisione italiana di non far rientrare in India i due marò ha violato tutte le norme diplomatiche. Come riferisce il Times of India, Singh in una lettera, inviata al chief minister del Kerala, Oommen Chandy ha assicurato che tutte le opzioni diplomatiche e legali verranno esplorate per fare in modo che i due militari italiani facciano ritorno in India e vengano sottoposti a processo. La decisione italiana, scrive Singh nella lettera, getta un’ombra sulle relazioni tra i due Paesi.