Il ‘caso Fini’ agita il Pdl. Scajola: “E’ fuori dalla linea del partito”

Il ministro Alfano prova a gettare acqua sul fuoco: "Spero che gli equivoci vengano superati".
News Nazionali

Roma, 2 dic. (Adnkronos/ign) – Il fuorionda del Presidente della Camera Gianfranco Fini, durante un convegno a Pescara il 6 novembre scorso, agita sempre più il Pdl. Non si placano le polemiche dopo la diffusione del video in cui Fini critica il premier Silvio Berlusconi e commenta le inchieste sulla mafia che vedrebbero implicato il Cavaliere affermando che si tratta di "una bomba atomica". Dopo gli accesi distinguo sulla cittadinanza e il voto agli immigrati, questa volta i botta e risposta diventano più forti. Da un lato Fini rivendica le sue parole: "Non devo spiegazioni". Dall'altro il ministro per i Beni culturali e coordinatore del Pdl Sandro Bondi si dice "amareggiato".

Il giudizio più netto arriva dal titolare delle Attivita' produttive, Claudio Scajola "E' troppo tempo che ci sono dei distinguo fuori dalla linea di programma del Pdl. Il fuori onda di ieri dimostra una linea e una considerazione diversa da quella del Pdl. Credo che ognuno debba mantenere la coerenza fino in fondo. Si discute, si ragiona ma la linea deve essere comune", ha dichiarato, parlando con i giornalisti a margine del foro di dialogo Italia e Russia.

Cerca invece di gettare acqua sul fuoco il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: ''Spero che se equivoci ci sono, si superino, perche' il Pdl e' figlio di una grande intuizione che non va dispersa ma valorizzata''. Per Alfano il Pdl ''e' un movimento politico che e' stato capace di vincere le elezioni che hanno portato Silvio Berlusconi al governo e di vincere le numerose elezioni regionali e amministrative che si sono tenute in questi 18 mesi''.

Per questo, afferma il ministro della Giustizia, ''il Pdl va valorizzato nella forza che ha di rappresentare un popolo come quello che ci ha sostenuto che crede nel valore della liberta', nel valore del libero mercato, che a livello internazionale ha un suo riferimento nel Ppe e che ha una sua robustezza culturale che gli da' una proiezione importante per il futuro''. Per Alfano ''sono tutte ragioni per stare uniti senza dividersi''.

Dall'opposizione, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani parla di "centrodestra in confusione". Una situazione ancora piu' grave – afferma – perche' si accompagna "alla totale paralisi delle decisioni in campo economico". Bersani giudica "aria fritta" gli ultimi annunci del governo in materia e aggiunge: "Siamo di fronte al paradosso di un governo che non e' nemmeno in grado di far approvare i propri emendamenti", dice il segretario riferendosi alla bocciatura ieri in commissione Bilancio di 12 emendamenti alla Finanziaria su 14 presentati dal governo".

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