La missione Ue è a Roma

Gli ispettori della Ue e della Bce sono al Tesoro, nel quadro degli incontri della loro prima giornata in Italia.
News Nazionali

Roma, 9 nov. – (Adnkronos/Ign) – Gli ispettori della Ue e della Bce sono al Tesoro, nel quadro degli incontri della loro prima giornata in Italia. Hanno fatto il loro ingresso in via XX Settembre intorno alle 14,30 ed è previsto che ci restino fino a sera. L’interlocutore naturale della missione è, ovviamente, il governo e, dopo aver incontrato in mattinata il ministro delle Funzione pubblica Renato Brunetta, gli ispettori avranno colloqui con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e con il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.

La riunione di questa mattina in Bankitalia ha avuto invece un formato tecnico. Al centro dei colloqui, il carteggio sull’asse Roma-Bruxelles: dunque, la lettera inviata dal premier Silvio Berlusconi con gli impegni italiani e quella inviata dal commissario Ue Olli Rehn al ministro Tremonti, con le richieste di chiarimento e il questionario in 39 punti.

Lo scopo della missione degli ispettori in Italia è quello di verificare lo stato di attuazione degli impegni promessi dal governo italiano. E in Via Nazionale si sono affrontati due temi strettamente legati tra loro: l’analisi della congiuntura e una ricognizione delle misure da adottare. In questo senso, la posizione della Banca d’Italia è nota. Così come è stata esposta recentemente dall’ex Governatore Mario Draghi alla giornata mondiale del risparmio e nelle audizioni dell’attuale numero uno Ignazio Visco e del capo dell’area ricerca economica, Daniele Franco. I vertici di Palazzo Koch hanno indicato la necessità di una rapida attuazione degli impegni declinati dal governo. Due le direttrici da seguire: il sostegno alla crescita e la sostenibilità della finanza pubblica. E unico strumento per coniugarle sono le riforme strutturali.

Chiarendo sul questionario che la Commissione europea ha inviato a Roma, Amadeu Altafaj, portavoce di Rehn, ha detto che "non è la valutazione finale sull’Italia". Quel documento, ha ricordato, rappresenta "una base di lavoro, la valutazione ci sarà al termine della missione che è iniziata oggi a Roma" e che sarà presentata dallo stesso Rehn all’Eurogruppo in programma a fine mese.

"Siamo in uno scenario di elaborazione delle politiche, le autorità italiane sono concentrate sulla risposta per quanto riguarda il consolidamento di bilancio e le riforme strutturali", ha precisato ancora Altafaj in un briefing con i giornalisti a Bruxelles, ricordando che la valutazione di Rehn sull’Italia "non è cambiata".

"Abbiamo sempre sottolineato il tallone d’Achille dell’Italia", la necessità di "liberare il potenziale di crescita e di eliminare le strozzature alla crescita ed alla creazione di posti di lavoro", ha insistito il portavoce, per il quale "le misure di consolidamento fiscale devono essere accompagnate da riforme economiche, non si tratta solo di austerità".

"Rehn – ha infine ribadito Altafaj – ha detto più volte che l’Italia ha fatto sforzi importanti per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 con l’adozione delle due manovre", ma resta il problema della crescita.

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