Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) – L'amore crea dipendenza come una droga. La rottura di una relazione, infatti, è difficile da superare come la disintossicazione dalla cocaina e attiva le stesse aree del cervello coinvolte nella tossicodipendenza. Lo ha scoperto un'equipe dell'università americana di Stony Brook, che pubblica uno studio sul 'Journal of Neurophysiology'.
I ricercatori guidati da Arthur Aron hanno analizzato le reazioni del cervello in persone 'in pena d'amore', alle quali venivano mostrate foto con il partner perduto. Durante i test, è risultato che le zone cerebrali sollecitate erano le stesse di quelle attivate in caso di una forte dipendenza dalla droga. Queste aree sono coinvolte anche nei meccanismi di motivazione e ricompensa.
"I risultati di questo studio confermano la tesi – dice Aron – secondo la quale l'amore romantico è una forma specifica di dipendenza". I dati aiutano anche a spiegare perché le emozioni e i comportamenti legati ai rifiuti in amore – come le ossessioni, gli omicidi, i suicidi, la depressione – siano presenti in diverse culture.
Una notizia positiva per chi vive la sofferenza amorosa però c'è, con la conferma che il tempo lenisce il dolore: durante il test, infatti, il cervello attivava sempre più debolmente, con il passare del tempo, le zone coinvolte nelle dipendenza alla vista della fotografia dell'amato.