Londra, 13 mag. (Adnkronos) – Consentire anche alle donne di ereditare titoli nobiliari, modificando la legge sulla successione. E’ la richiesta lanciata al governo britannico da oltre 200 membri di famiglie aristocratiche. In una lettera inviata al Daily Telegraph, alcuni titolati britannici hanno infatti definito "obsoleta e palesemente ingiusta" la legge di successione, una "discriminazione di genere", per cui le figlie non possono ereditare il titolo e le terre del padre. L’appello esorta a prendere come esempio la famiglia reale, ora che la legge di successione è stata emendata in modo da far sì che il primo figlio di William e Kate, anche se sarà femmina, potrà ereditare il trono.
L’appello, sottoscritto anche dalla viscontessa Linley e da Lord Beaverbrook, è sostenuto da 20 parlamentari. La successione dei titoli nobiliari è un tema che ha ispirato romanzi, film e programmi tv, come la serie televisiva Downton Abbey. Ma incide anche nella vita reale: la contessa di Clancarty, tra i primi firmatari, ha per esempio una sola figlia. Scopo della campagna, sostiene, è raggiungere "l’uguaglianza per le donne nel titolo nobiliare". La situazione attuale, afferma, è "l’unico esempio dell’attuale vita in Gran Bretagna in cui le donne sono ancora trattate come cittadini di seconda classe, sancito dalla legge".
Interviene anche Lord Monson, il cui unico figlio Alexander è morto l’anno scorso in Kenya a 28 anni. "Con la morte di mio figlio l’anno scorso, non vi è alcun erede maschio in vista della prossima generazione. Mi chiedo, perché mia figlia Isabella non dovrebbe ereditare il titolo? Come molte donne, lei ha ampie, grandi capacità per questo ruolo".