Roma, 29 ott. (Adnkronos/Ign) – ‘Il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia italiana destinata a restare nei libri di storia: il leader di centrodestra escluso cosi’, con una sentenza politica che e’ il contrario della realta’, perche’ non si riesce a batterlo nelle urne’. Lo sottolinea Silvio Berlusconi in un’intervista a Vespa contenuta nel suo prossimo libro.
L’ex premier chiede quindi al governo di intervenire sulla legge Severino per sciogliere il nodo della decadenza. Il Cavaliere segnala che ci sarebbe ‘un’autostrada’ per ‘risolvere’ il suo problema: ‘è tuttora aperta la "legge delega" sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattivita’, la non applicabilità al passato della legge Severino’. L’ex premier conclude con una frase che suona come un ultimatum: ‘Letta dica sì o no’.
Berlusconi critica anche la legge di stabilità. ‘I ministri l’hanno approvata con la clausola che avrebbe dovuto essere migliorata in incontri con la nostra cabina di regia e dopo in Parlamento’ sottolinea il Cavaliere ponendo due condizioni per continuare a sostenere le larghe intese: cambiare la legge di stabilità laddove prevede nuove tasse ed evitare il voto sulla decadenza. ‘Certo -avverte il Cav- ci sono due punti non aggirabili. Uno: la legge di stabilità va cambiata’, perché ‘è inaccettabile l’idea di nuove tasse’, o, ‘peggio ancora, del ritorno della tassa sulla casa, addirittura aumentata. Due: il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia italiana destinata a restare nei libri di storia’.