L’Italia va verso lo stop al fumo al volante e ‘copia’ San Marino, la Gran Bretagna e il Canada

Tra i comportamenti a rischio che distraggono dalla guida.
News Nazionali

Roma, 27 nov. (Adnkronos) – La piccola San Marino ha dribblato l'Italia nella corsa al divieto di fumo per chi è al volante. Per evitare la distrazione delle sigarette, già dal marzo 2008 ai sammarinesi è vietato fumare alla guida. Il nostro Paese va verso il divieto a grosse falcate, visto che l'emendamento, targato Lega alla riforma del Codice della strada, sembra raccogliere un ampio consenso fra maggioranza e opposizione senza alcuna differenza. Ma vediamo dove vige, attualmente, il giro di vite al fumo nelle auto. Oltre alla minuscola San Marino, lo stop è già realtà "in Gran Bretagna – spiega all'Adnkronos Salute Enrico Gelpi, presidente dell'Aci, che ha di recente sollecitato una simile misura per ridurre il rischio di incidenti stradali – e in alcune regioni del Canada", ovvero Ontario, Nuova Scozia e British Columbia. Negli Stati Uniti rischiano la multa fumando al volante gli abitanti di Bangor, città nello Stato del Maine, "ma il Segretario di Stato Usa ai Trasporti, Ray LaHood, incontrato alla Conferenza mondiale sulla sicurezza stradale a Mosca – assicura Gelpi – mi ha manifestato la volontà di estendere il divieto a tutti gli Stati degli Usa". La compagine governativa, guidata da Barack Obama, mostra grande sensibilità sul tema della sicurezza al volante. "LaHood – ricorda il presidente dell'Aci – mi ha raccontato che l'inquilino della Casa Bianca ha vietato a tutto il suo staff di parlare al telefono alla guida dell'auto".

Chiacchierate al telefonino e fumo al volante, infatti, sono tra i comportamenti a rischio che distraggono maggiormente dalla strada. La proposta di vietare la sigaretta al volante "è stata avanzata dalla stessa Aci – spiega Gelpi – nel corso dell'audizione in Commissione Sanità del Senato sulla riforma del Codice della strada. Insieme a quella – aggiunge – di vietare il telefonino alla guida, anche se si chiacchiera in modalità 'vivavoce' o provvisti di auricolare". "La distrazione è la seconda causa di incidente – ricorda il presidente dell'Aci – e incide notevolmente sul bilancio, drammatico, delle morti sulla strada, che conta ben 13 vittime al giorno. Occorrono campagne serie e un impegno concreto affinché aumenti la sensibilizzazione sul tema della guida sicura. Noi non siamo contro il fumo 'tout court' o contro il telefonino – ci tiene a precisare Gelpi – ma quando si guida occorre essere in condizioni psicofisiche ideali, e sigarette e cellulare sono fonte di distrazione, mentre occorre avere gli occhi sulla strada per evitare brutte sorprese". "Pensiamo a quanto ci si distrae alla guida – fa notare – per trovare il pacchetto, aprirlo ed estrarre la sigaretta, accenderla, magari stare attenti a far si' che non cada la cenere dalla 'cicca'. E non dimentichiamo – incalza – che per portarsi la 'bionda' alle labbra si toglie una mano dal volante".

Un'idea, quella dello stop al fumo al volante, che trova conforto dagli ultimi dati ottenuti dal team di Roberto Boffi, pneumologo dell'Istituto Nazionale Tumori. "Grazie a un sondaggio abbiamo visto che il 60% dei fumatori si accende le sigarette in auto. Inoltre fumando con i finestrini chiusi abbiamo scoperto che la concentrazione di polveri sottili (Pm 2,5) supera di 30 volte i limiti di legge per l'inquinamento nelle grandi città. Mentre con il finestrino socchiuso si arriva a 15 volte in più, e in entrambi i casi abbiamo mantenuto il condizionatore acceso". Insomma, secondo lo pneumologo il 'vizio' al volante trasforma l'abitacolo "in una piccola camera a gas". Certo, "vietando le sigarette in auto si rischia di ghettizzare i fumatori, che possono replicare difendendo la possibilità di fare ciò che vogliono nella loro automobile. Per me – precisa Boffi – la strada giusta è quella di puntare sull'informazione: sapere cosa accade all'aria nell'abitacolo se si accende una 'bionda' può convincere a rimandare la pausa-sigaretta, specie se si trasporta una donna incinta o un bambino". Poi c'è il discorso delle violazioni del codice della strada. "Con una simile concentrazione di monossido di carbonio e polveri sottili, infatti, gli occhi lacrimano e si arrossano, e i riflessi sono rallentati", conclude l'esperto.

"Finalmente una proposta che mira a imboccare la strada del divieto di fumo per chi è al volante" hanno detto Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale per la sicurezza stradale, e Gianluca Melillo, consigliere vicario del Forum Nazionale dei Giovani, promotore assieme ad AssoGiovani della campagna. "Ogni giorno in Italia si verificano in media più di 600 incidenti stradali, il 90% causato dal comportamento scorretto del conducente alla guida del veicolo. In particolare, ed è questo il dato che ci deve fare riflettere, più del 15% del totale delle cause è rappresentato dalla guida distratta".

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