L’ultimo saluto a Giuliano Gemma sulle note di ‘Ringo’ di Morricone

Oltre 500 persone, tra amici, giornalisti, attori, registi, politici, gente comune, hanno dato l'ultimo saluto all'attore nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli a piazza del Popolo.
News Nazionali

Roma, 7 ott. (Adnkronos) – Oltre 500 persone, tra amici, giornalisti, attori, registi, politici, gente comune, hanno dato l’ultimo saluto a Giuliano Gemma, nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli a piazza del Popolo. Ad accompagnare sulle musiche di Morricone, ‘Una pistola per Ringo’, il feretro del popolare attore, scomparso martedì scorso in un incidente stradale, la seconda moglie Baba Richerme e le figlie Giuliana e Vera con i mariti.

In chiesa anche Silvia D’Amico, l’ultima moglie di Roberto Rossellini, Giuliano Montaldo, l’ex pugile e amico di lunga data di Giuliano Gemma Nino Benvenuto, Philippe Leroy, Bud Spencer, Franco Nero, Fabio Testi, Zeudi Araya, Sergio Valente, Laura Comi, Leopoldo Mastelloni, Fabrizio Frizzi, Ninetto Davoli. In rappresentanza del sindaco di Roma Ignazio Marino, l’assessore alla Cultura capitolina Flavia Barca, gli ex sindaci di Roma Walter Veltroni e Francesco Rutelli, l’ex assessore con delega allo Sport della Giunta Alemanno, Alessandro Cochi, Sebastiano Somma.

Molte corone di fiori, stendardi, tra i quali quello del Comitato olimpico nazionale italiano, rappresentanti dei Vigili del fuoco, nelle cui fila Giuliano Gemma aveva militato, giovanissimo, prima di intraprendere la sua carriera cinematograrfica. Tra la folla assiepata, nella chiesa a piazza del Popolo, anche Gabriele Paolini, con un lilium rosa. Si avvicina un amico di Giuliano Gemma, accompagnato dall’ex pugile campione mondiale dei pesi medi Nino Benvenuti e lo apostrofa: "A Paolini non fa stronz…". Momenti di tensione. Subito dopo si placano gli animi.

La cerimonia, celebrata da don Walter, parroco della chiesa degli Artisti può cominciare. Dopo la lettura del ‘Libro di Giobbe’ e dal Vangelo di San Luca don Walter ha ricordato Giuliano Gemma. "Un grande atleta, uno sportivo dal fisico prestante. Un ex vigile del fuoco, che ha sempre amato il grande cinema. Ma – ha proseguito – non voglio parlare della sua luminosa carriera. Ma del suo cuore. Giuliano era una persona semplice, generosa, elegante, non ha mai vissuto da star, nonostante i numerosi riconoscimenti internazionali. Non aveva capricci, voleva vivere una vita semplice, normale".

E ha ricordato ancora nel corso dell’omelia: "Giuliano Gemma era un uomo attento, semplice, disponibile e sensibile, credeva nell’esistenza di Dio, pur non essendo un praticante". Don Walter ha poi ricordato le numerose interpretazioni di Giuliano Gemma al cinema e una delle ultime, nello sceneggiato tv dedicato a Papa Wojtyla. "Giuliano Gemma interpretava il ruolo del portavoce della stampa vaticana. Un ruolo drammatico. Per prepararsi aveva studiato, letto interviste, guardato in televisione numerosi servizi. Ma amava anche Papa Francesco – ha proseguito – un richiamo, secondo lui per le nuove generazioni per una Chiesa più semplice. Tutti apprezzavamo la sua umanità, la sua generosità, la sua sensibilità speciale e disponibilità", ha concluso. 

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