Manovra, cooperative contro i tagli alle agevolazioni fiscali

Il presidente di Legacoop Giuliano Poletti attacca l'orientamento emerso ieri al vertice di Arcore per ridurre gli sconti in favore di 80mila aziende che rappresentano oltre il 7% del pil nazionale.
News Nazionali

Roma, 30 ago. – (Adnkronos) – L’ipotesi di tagliare le agevolazioni fiscali per le coop "e’ sbagliata" e "danneggia un pezzo di societa’". Il presidente di Legacoop Giuliano Poletti attacca l’orientamento emerso ieri al vertice di Arcore per ridurre gli sconti in favore di 80mila aziende che rappresentano oltre il 7% del pil nazionale.

"Noi consideriamo sbagliata queta scelta – dice all’Adnkronos – perche’ interviene su aziende che investono i loro utili sullo sviluppo e creano lavoro. Intervenire sulle coop danneggerebbe quindi un pezzo di societa’ che ha aiutato lo sviluppo e la crescita del paese, e i numeri lo dimostrano". Poletti spiega il suo ragionamento. "Tali agevolazioni non sono dei privilegi ma sono legati ad un diverso tipo di regime societario", afferma, ricordando comunque che "in 10 anni ci sono stati gia’ tre interventi di riduzione, nel 2001, 2004 e 2006. Quindi riteniamo di avere gia’ dato". Tra l’altro, insiste, "le coop fanno gia’ la loro parte" nella manovra con il previsto aumento della tassazione sulle quote dei soci dal 12,5% al 20%. "Questo e’ gia’ un onere in piu’ – sottolinea – quindi daremo gia’ una mano al paese e chiedere ancora di piu’ credo sia fuori dall’ordine".

Al governo, "come alleanza delle cooperative, chiederemo un incontro – conclude – chiediamo di essere ascoltati perche’ tale ipotesi venga riconsiderata".

Critiche alla manovra arrivano anche da Carlo Mitra, presidente di Confcooperative Lazio: "Nelle modifiche si e’ accentuato il carattere dei provvedimenti tattici e non strutturali e si e’ aggravato il senso, che una volta avremmo definito classista, della stessa". "Nessun intervento strutturale – sottolinea il presidente di Confcooperative Lazio – un po’ di fumo e null’altro per alleggerire il ‘costo’ della macchina pubblica e della politica, ancora tagli sociali. Tra questi, sicuramente il piu’ odioso ed ideologico e’ quello rivolto alle residue, cosiddette ‘agevolazioni alle cooperative’".

"A prescindere dalle cifre irrisorie che si potrebbero recuperare da tale operazione – conclude Mitra – cio’ che balza evidente e’ il segno politico della operazione che qualifica questo governo: tassare la sussidiarieta’, la solidarieta’, penalizzare il lavoro e l’impresa".

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