Roma, 12 ago. (Adnkronos/Ign) – Il Cdm ha dato il via libera alla manovra. "Con il voto all’unanimità del Consiglio dei ministri abbiamo approvato la manovra che va nella direzione che la Banca centrale europea aveva indicato" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa. "Il nostro cuore gronda sangue per mettere le mani in tasca agli italiani – ha dichiarato il premier – La manovra è equilibrata con tagli e, come logico, con imposizioni".
"Il nostro cuore – ha sottolineato – gronda sangue quando pensiamo che uno dei vanti di questo governo era quello di non aver mai messo le mani nelle tasche degli italiani, mi cito tra virgolette, ma la situazione mondiale è cambiata e abbiamo di fronte la più grande sfida planetaria ed è una sfida che ha colpito il paese numero uno dell’economia mondiale come gli Stati Uniti d’America".
Berlusconi ha spiegato che il provvedimento varato questa sera dal governo avrà un’entità di 20 miliardi per il 2012 e di 25,5 per il 2013. ‘Non subiranno tagli le opere di edilizia relative a scuole e carceri’ ha assicurato, mentre ci sono "numerosi interventi" sui costi della politica che "credo siano addirittura eccessivi rispetto a ciò che sarebbe giusto fare, ma abbiamo seguito i desiderata di tanti cittadini che guardando le proprie condizioni hanno ritenuto che i parlamentari avessero delle entrate eccessive". "Abbiamo dimezzato – ha proseguito – il numero di coloro che occupano posti elettivi nei Consigli regionali, provinciali e comunali e il numero di poltrone che sono state eliminate è intorno alle 54mila".
‘Non ritengo che sia necessaria la fiducia" ha poi aggiunto, "perché anche le forze dell’opposizione negli interventi recenti che hanno fatto hanno dimostrato di essere assolutamente responsabili per quanto riguarda qualche cosa che non riguarda la nostra situazione politica interna ma che ci è dettata dall’emergenza internazionale". Berlusconi ha scandito: ‘Siamo personalmente addolorati, ma siamo soddisfatti, anche dell’apporto che hanno dato tutti i ministri. Abbiamo dentro di noi la sensazione di aver fatto fino in fondo il nostro dovere. Abbiamo lavorato febbrilmente giorno e notte: un ringraziamento va al ministro Tremonti e ai suoi collaboratori e un grazie a tutti gli altri ministri, tutti hanno dato un grande contributo’.
‘Abbiamo cercato di modulare la manovra per renderla quanto più equa e corrispondente a esigenze di giustizia possibile’ ha dichiarato dal canto suo Giulio Tremonti, assicurando che non saranno interessati a riduzioni di spesa del settore pubblico ‘la sanità, la scuola, la ricerca, la cultura e il 5 per mille’.
Il ministro dell’Economia ha detto che per ciò che attiene direttamente la finanza pubblica tra le misure della manovra figurano la ‘riduzione del costo degli apparati amministrativi, i tagli ai ministeri, per quasi 6 miliardi, che possono scendere a 5 miliardi se funziona la Robin Hood Tax a carico del settore energetico. Ferma e bloccata però la bolletta dei cittadini".
Ha proseguito Tremonti: "Noi chiediamo al Parlamento la delega per la riforma assistenziale e fiscale non più sul 2012 ma sul 2011 e nel corso del 2012 pensiamo di ottenere risparmi assolutamente realizzabili per 4 miliardi. Nel caso non fosse possibile realizzare quell’obiettivo la garanzia di salvaguardia e una corrispondente riduzione di regime di tax expenditure".
Tra le misure, ha spiegato, ci sono "un prelievo di solidarietà per i redditi un po’ più elevati che allinea quanto fatto nel settore del pubblico impiego", "interventi sui trattamenti pensionistici di entità più o meno pari a 1 mld già sul 2012 ma con proiezione di anticipo dell’anzianità delle donne che non dà un gettito immediato ma in prospettiva dà risultati". E poi "la tassazione delle rendite finanziarie, esclusi i Bot saliranno dal 12,50 al 20%. Scenderanno invece dal 27 al 20% per i depositi bancari e quelli postali", e ancora, "la tracciabilità per i contanti è scesa a 2.500 euro". Inoltre "sono previsti sanzioni forti che arrivano anche alla sospensione dagli ordini per chi non rilascia scontrini e fatture, oltre alla rimodulazione studi settore".
‘Non ci sono alternative a fare questo, senza ci sono effetti che impattano sulla vita del paese’ ha scandito il ministro.
Lasciando Palazzo Chigi il ministro Paolo Romani ha detto che c’è stata "una discussione approfondita ma mai nessun problema di rissa nel governo. Ed è stata trovata una buona soluzione". Romani ha parlato anche del nodo pensioni: "La Lega è soddisfatta. Berlusconi e Bossi si sono visti e hanno trovato la quadra".
"La leggerò, certo. Ma così come è uscita, questa manovra non è in grado di rispondere ai problemi" ha commentato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Secondo Bersani gli interventi previsti "non sono sopportabili e non prevedono nulla per la crescita. Tremonti ha parlato di una ristrutturazione della manovra, qui non c’è proprio nulla di questo ma si anticipa semplicemente una manovra che i mercati avevano giudicato già inadeguata. Si anticipa una fantomatica delega assistenziale, con una clausola che dice ‘se non riusciamo a completare la delega, tagliamo le detrazioni al 20%’. Questo vuol dire caricare tutto sulle famiglie ed è insostenibile. Quando ieri dicevo al governo ‘non fatevi tremare i polsi’, oggi devo prendere atto che gli sono tremate le gambe. Questi qui – ha detto ancora Bersani riferendosi ai componenti del governo e della maggioranza – vorranno prendere in giro il Paese".
‘Finalmente il governo ha mostrato le carte. Carte piene sia di ombre sia di luci’, ma ‘noi dell’Idv faremo fino in fondo il nostro dovere per evitare che la nave cali a picco" ha rimarcato Antonio Di Pietro.
Critico il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino: "Il provvedimento del governo per superare la crisi è l’esatto opposto di ciò che serve al Paese e agli italiani. Si potrebbe sintetizzare con lo slogan ‘più tasse e meno servizi’".
La manovra preoccupa anche l’Udc. ‘Questa manovra si presenta priva di elementi strutturali e infarcita di tasse e balzelli che colpiranno in particolare i ceti medi e le famiglie italiane – dice in una nota Gian Luca Galletti – Saremo responsabili, come sempre, ma la nostra preoccupazione è altissima’.
