Marchionne: ‘Aiuti al settore auto per tutti o per nessuno’

L'ad di Fiat: 'Auspico che non si crei un dislivello tra America e Europa e specialmente nel Vecchio Continente non si vadano a creare protezioni a livello nazionale'. Con il sostegno alle case Usa 'si andrebbe a cambiare l'equilibrio europeo'.
News Nazionali

Torino, 19 nov. (Adnkronos) – Gli aiuti al settore auto "devono essere per tutti o per nessuno" perché viceversa "si creerebbe una interferenza che andrebbe a cambiare l'equilibrio industriale dei mercati, una cosa che Fiat non può accettare". Lo ha ribadito l'ad del Lingotto Sergio Marchionne (nella foto), intervenendo a un incontro tra rappresentanti dell'economia piemontese e dello Stato brasiliano di Minas Gerais.

Richiamando l'intervento degli amministratori delegati delle case automobilistiche americane, che ieri al Senato statunitense hanno avanzato una richiesta ufficiale di sostegno finanziario, Marchionne ha osservato: "Se dovesse succedere, si andrebbe a cambiare l'equilibrio in Europa e sarebbe una cosa da capire bene, per questo la stiamo seguendo".

Marchionne, precisando di non aver chiesto ''assolutamente nulla'' al governo, ha aggiunto che "la Fiat in questo momento non si trova nella situazione di aver bisogno dello stesso tipo di appoggio degli americani''. ''Capisco il discorso di Foster all'Opel ma se dovesse intervenire qualcuno per dare sostegno all'Opel in Europa sarebbe completamente impossibile escludere gli altri produttori – ha aggiunto – poi se la Fiat ne ha bisogno o meno è un altro discorso, in ogni caso se questi sostegni dovessero venire sarebbero apprezzati".

L'ad di Fiat ha ulteriormente precisato: "Le differenze dei mercati sono sottili per questo auspico che non si crei un dislivello tra l'America e l'Europa e specialmente in Europa non si vadano a creare protezioni a livello nazionale che vedano ad impattare sul mercato europeo".

Infine, in tema di CO2, l'ad del Lingotto ha precisato che con Acea "non ci sono novità. Stiamo riducendo le differenze su CO2, non dovrebbero esserci penalizzazioni che andranno a impattare sull'Italia".

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