M.O.: scontri a Gerusalemme est dopo morte palestinese, 12 feriti

Chiuso accesso a spianata Moschee.
News Nazionali

 Gerusalemme, 2 lug. – (Adnkronos) – La notizia dell’uccisione del 16enne palestinese Muhammad Hussein Abu Khdeir ha provocato violente proteste a Gerusalemme est. Secondo l’agenzia stampa palestinese Maan, la polizia ha usato pallottole di gomma e lacrimogeni contro la folla che protestava a Shuafat, il quartiere dove abitava il giovane ucciso, ferendo almeno 12 persone, fra cui la reporter televisiva palestinese Kristine Rinawi e due cameramen Ali Yasin and Ahmad Gharabla. I siti israeliani hanno riferito di lanci di pietre contro la polizia e copertoni bruciati dai maniefstanti.

Intanto le autorità israeliane hanno chiuso l’accesso alla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dopo che uomini dal volto coperto hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza. Si vogliono evitare così scontri fra polizia e fedeli musulmani nel quarto giorno del mese sacro islamico del Ramadan.

Dopo che si è sparsa questa mattina la notizia della morte del sedicenne, vi sono stati atti di vandalismo contro tre stazioni ferroviarie integrate nel sistema di trasporto di Gerusalemme, che è stato poi interrotto nella parte araba della città. Oltre agli scontri a Shuafat, vi sono state violente proteste a Beit Hanina, dove la polizia israeliana ha inviato rinforzi.

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