Roma, 22 nov. (Adnkronos) – Panettoni a 2 euro, pandori a 1,50, torroni superscontati e zamponi e cotechini con prezzi sforbiciati del 50%. Natale in ‘svendita’ nei supermercati italiani, con un anticipo delle offerte in netta controtendenza rispetto agli anni passati. "Se prima dovevamo attendere l’antivigilia o giù di lì per avvistare i primi annunci con le offerte natalizie – spiega all’Adnkronos il segretario dell’Aduc, Primo Mastrantoni – con lo zampino della crisi gli sconti hanno anticipato i tempi di gran lunga: obiettivo arginare la contrazione dei consumi".
"Si inizia dunque con largo anticipo – sottolinea il segretario dell’Aduc – Pur di vendere e non ritrovarsi giacenze in magazzino, di questi tempi, conviene puntare sui ribassi". Panettoni, salmone affumicato, prosecchi, pandori e monete di cioccolato scontati e non solo. La febbre da saldi investe anche gli addobbi natalizi, un tempo impermeabili a sconti e offerte fino al giorno di Santo Stefano.
"Ora invece – conferma Mastrantoni – è gara di ribassi anche per alberi, palline, luci e statuine del presepe. La tradizione va preservata – ammette il presidente dell’Aduc – ma la crisi morde i portafogli e c’è chi preferisce accontentarsi di quel che si ha in cantina". Ecco, dunque, "che si punta alla promozione con la speranza di ‘accalappiare’ i restii agli acquisti", nei supermarket ma anche nei negozi per la casa dove pullulano addobbi e decorazioni.
Panettoni e pandori possono addirittura trasformarsi in alleati per contrastare la crisi. "Alla luce delle offerte – spiega infatti Mastrantoni – possono rivelarsi un acquisto non dico furbo ma quanto meno accorto. Al prezzo di 1,50-2 euro per pezzo, infatti, possono essere acquistati come valida alternativa alle merendine per la colazione o agli snack pomeridiani".
E se le offerte investono torroni, cotechini e i classici della tradizione, le cose sembrano andare diversamente per i cosiddetti prodotti di lusso. "Caviale, tartufo, aragoste – riconosce il presidente dell’Aduc – non seguono lo stesso trend. Chi acquista questi prodotti, del resto, difficilmente smetterà di farlo a causa della crisi. E non saranno certo eventuali sconti a cambiare le carte" o meglio i piatti in tavola.
Ma nei supermarket basteranno le ‘sforbiciate’ ai prezzi a riempire i carrelli della spesa in vista del Natale? "Difficile fare una previsione oggi – precisa Mastrantoni – bisogna attendere le feste per tirare le somme e capire se le offerte hanno funzionato. Potrebbero contribuire alla tenuta delle vendite ma anche non riuscire a contrastare la contrazione dei consumi. Certo i consumatori sono attenti – assicura – e lo sono tanto più nei momenti di crisi".