Nove anni fa moriva Craxi, leader del Psi per 16 anni

La figlia Stefania: 'L'eredità di mio padre negli oltre 400 che oggi saranno ad Hammamet. Ma non siamo reduci'. La vedova di Arafat telefona a Bobo Craxi.
News Nazionali

Roma, 19 gen. (Adnkronos) – Esattamente nove anni fa ad Hammamet, in Tunisia, moriva per un arresto cardiaco Bettino Craxi, due volte presidente del Consiglio, il primo socialista a ricoprire la carica di premier, parlamentare per 26 anni e per 16 leader del Psi.

Saranno oltre 400, oggi ad Hammamet, a rendere omaggio alla tomba di Craxi. E' questa l'eredità che il leader socialista ha lasciato al Paese, una comunità che non dimentica e che ancora vive e ragiona nel nome dell'ex segretario socialista. E non chiamateli reduci: tra le centinaia di persone che si sono mosse per raggiungere la Tunisia ci sono molti ventenni, ''ragazzi che non erano ancora nati quando si consumava la parabola politica di Bettino Craxi''. Stefania Craxi è orgogliosa e sorpresa della mobilitazione ''spontanea'' in vista dell'anniversario della morte del padre.

''Chi in nave, chi in aereo, in modo spontaneo senza che organizzassimo nulla, arriveranno in più di 400 davanti alla tomba di Bettino, a Hammamet'', dice all'Adnkronos. Questo ''vuol dire che i socialisti non dimenticano il loro segretario e che lo sforzo per tenere viva la memoria di mio padre non è uno sforzo vano''. ''La nostra non è più solo una comunità di reduci e poi i socialisti sono un po' come i garibaldini di fine '800: raggiungono la terra di esilio che è la Tunisia. Al di là delle facili ironie, c'è una comunità che non dimentica. Son passati nove anni e siamo più di prima. Spero che anche sul valore della commemorazione di Craxi – auspica – cominci una riflessione sui mezzi di informazione''.

Numerose, riferisce una nota dal Partito socialista, le delegazioni presenti ad Hammamet di movimenti e associazioni politiche che si sono recate in visita alla famiglia, presenti la vedova Anna e i figli Stefania e Bobo. Stamane verrà celebrata la cerimonia di commemorazione presso il cimitero cattolico della città. Bobo Craxi ha ricevuto una telefonata da parte della vedova del leader palestinese Yasser Arafat, nel corso della quale e' stato ricordato il grande impegno comune dei due leader in favore della pace. Soha Arafat, conclude la nota, ha voluto dimostrare la propria vicinanza alla famiglia Craxi.

Craxi è stato uno dei principali protagonisti della scena politica italiana negli anni della prima Repubblica, sia sul fronte interno che in quello della politica estera ed economica, e sul versante delle riforme. Ma anch'egli, come molti altri big della classe politica italiana all'inizio degli anni '90 e' stato travolto dall'inchiesta Mani pulite.

Craxi nasce a Milano il 24 febbraio del 1934. Inizia giovanissimo ad avvicinarsi alla politica e nel 1953, a diciannove anni, entra a far parte della federazione milanese del Partito socialista. Quattro anni dopo viene eletto nel Comitato centrale del partito. Nel 1965 e' componente della Direzione nazionale del Psi. Dopo un'esperienza come assessore a Milano, nel 1968 viene eletto per la prima volta in Parlamento. Nel 1970 Craxi diventa vicesegretario del partito, nominato da Giacomo Mancini. Due anni dopo, con l'elezione a segretario di Francesco De Martino, Craxi e' confermato nel suo ruolo di vice, ricevendo l'incarico di curare i rapporti internazionali del partito.

Nel 1976 si apre nel Psi una grave crisi, e alla ricerca di un rilancio, il 16 luglio nel congresso all'hotel Midas a Roma Craxi viene eletto segretario, dimostrando subito di non essere un segretario 'di transizione' e nominando suoi collaboratori personalita' nuove, alcune molto giovani, dando inizio a quella che poi sara' ribattezzata la 'rivoluzione dei quarantenni'. Nel 1978, durante il sequestro Moro, Craxi e' l'unico leader politico a dichiararsi disponibile ad una trattativa con le Br. Nel 1983 Craxi e' all'apice della sua carriera politica e diventa il primo esponente socialista a guidare il governo, sostenuto dal pentapartito. Il suo nome e' legato ad eventi rilevanti, come la firma del nuovo Concordato con la Chiesa, il contestato taglio di 4 punti alla scala mobile, ottenuto con la sola concertazione di Cisl e Uil, la battaglia agli evasori fiscali nel commercio al minuto, condotta con le 'armi' dell'obbligo del registratore di cassa e dello scontrino fiscale.

E' degli anni del governo Craxi anche il decreto che consente a Silvio Berlusconi di poter 'riaccendere' le sue tv dopo l'oscuramento deciso da un pretore. Resta invece un 'inutile abbaiare alla luna', come lo defini' non senza amarezza lo stesso Craxi, il progetto di una grande riforma costituzionale in senso presidenzialista: mai in Parlamento e' stato possibile raggiungere una maggioranza che consentisse questa svolta riformatrice.

Craxi e' protagonista anche in politica estera, a cominciare dall'appoggio convinto alla causa palestinese: intreccia relazioni diplomatiche con l'Olp e con il suo leader Yasser Arafat, di cui diventa amico personale. Ma l'episodio piu' noto e' quello della crisi di Sigonella, del 1985, quando alcuni terroristi palestinesi 'sequestrano' la nave da crociera italiana Achille Lauro con il suo carico di passeggeri. Craxi si oppone all'intervento chiesto dal presidente Usa Ronal Reagan, sostenendo che il reato e' stato commesso in territorio italiano e che quindi solo la giustizia italiana ha il diritto di giudicare i componenti del commando.

Nel 1989 Craxi forma con i Dc Andreotti e Forlani un'alleanza di ferro, il Caf, ed e' rieletto segretario del Psi con una maggioranza schiacciante. Ma si avvicina il ciclone di Tangentopoli e nel 1992 il leader del Psi pronuncia un duro discorso alla Camera sul finanziamento ai partiti. Le indagini dei magistrati milanesi proseguono e lo stesso Craxi e' costretto a dimettersi da segretario. Il 29 aprile del 1993, quando la Camera nega l'autorizzazione a procedere, Craxi pronuncia un altro famoso discorso. Il giorno successivo il leader socialista viene fatto oggetto di lancio di monetine da parte di una piccola folla riunitasi davanti all'hotel Raphael, nel cuore di Roma, 'residenza' capitolina dell'ex premier. Il 5 maggio del 1994 il leader del Psi decide di lasciare l'Italia alla volta di Hammamet, in Tunisia, da dove pero' rinnovera' le sue dure critiche ai giudici di Milano. Malato di diabete da anni e affetto da un tumore ad un rene, Craxi muore il 19 gennaio del 2000 per un arresto cardiaco.

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