Washington, 8 ago. (Adnkronos/Ign) – ‘Rimarremo sempre un paese da tripla A’. Lo ha affermato il presidente americano, Barack Obama, in un discorso dalla Casa Bianca. Obama ha citato il Tycoon Warren Buffett, secondo cui se esistesse la quadrupla A la darebbe agli Stati Uniti per assicurare che i mercati hanno fiducia nel Paese. ‘Io e la maggior parte degli investitori concordiamo su questo’, ha detto precisando che ‘abbiamo bisogno di un approccio a lungo termine per la riduzione del deficit’.
‘I nostri problemi saranno risolti’ ha assicurato il presidente americano. ‘La buona notizia è che i problemi (degli Stati Uniti, ndr) sono risolvibili’, ha detto elencando le proposte per la riduzione del debito emerse nei negoziati con il Congresso per scongiurare il default. ‘La notizia di venerdì (il declassamento del debito, ndr) ci darà un rinnovato senso di urgenza’, ha aggiunto Obama, precisando che nelle prossime settimane darà direttive su come procedere. ‘La fonte di preoccupazione maggiore è il mercato del lavoro’, ha affermato il presidente americano. ‘Venerdì abbiamo appreso che gli Usa sono stati declassati da una delle agenzie di rating. E questo non perché dubitano della nostra capacità di pagare il debito ma dell’abilità del nostro sistema politico ad agire’, ha denunciato Obama.
L’accordo bipartisan sul tetto del debito è stato ‘storico’. Ma Obama sottolinea che non vi è molto altro che si possa fare per ridurre le spese. ‘Una riforma delle tasse che chieda a chi può permetterselo di farsi carico della sua giusta quota di contributo’ e ‘lievi aggiustamenti’ del sistema sanitario devono per il presidente americano essere i prossimi passi da adottare per affrontare quella che ha definito la ‘sfida del deficit a lungo termine’, la ‘sfida principale’ che il Paese dovrà affrontare.
Obama ha quindi sollecitato il Congresso a ‘dare la precedenza a ciò che è meglio per il Paese sugli interessi personali, l’ideologia o il partito’. Sempre al Congresso, Obama chiede di estendere le riduzioni fiscali sui salari ‘il prima possibile’, considerando che il problema ‘più immediato’ è quello del mercato del lavoro.
‘I mercati salgono e scendono, ma questi sono gli Stati Uniti d’America. Indipendentemente da ciò che qualche agenzia di rating può dire, siamo sempre stati e sempre saremo un Paese da tripla A’, ha quindi concluso ostentando un ottimismo non condiviso neanche oggi dai mercati.
Wall Street è in picchiata. Le rassicurazioni del presidente non fermano i ribassi e la borsa statunitense ritocca i minimi. L’indice principale continua a perdere terreno e arriva a cedere il 5,28% a 10.839,52 punti. Il Nasdaq perde il 5,21% a 2.400 punti.