Omicidio Lea, quattro ergastoli Condannato anche l’ex compagno

Omicidio di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa il 25 novembre 2009.
News Nazionali

Milano, 29 mag. (Adnkronos/Ign) – I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno confermato quattro ergastoli, dei sei del primo grado, per l’omicidio di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa il 25 novembre 2009.

Ergastolo quindi per l’ex compagno della donna, Carlo Cosco, per suo fratello Vito, autore materiale del delitto, per Rosario Curcio, colpevole di aver fatto sparire il corpo della donna dopo averlo bruciato. Stessa pena anche per Massimo Sabatino, di cui il Pg Marcello Tatangelo aveva chiesto l’assoluzione.

Giuseppe Cosco, che i giudici in primo grado avevano condannato all’ergastolo per l’omicidio di Lea Garofalo, è stato assolto dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano "per non aver commesso il fatto".

A Carmine Venturino, l’ex fidanzato della figlia di Lea Garofalo, è stata invece inflitta una condanna a 25 anni di reclusione per complicità nell’omicidio. A Venturino sono state riconosciute le attenuanti generiche, dopo che in primo grado era stato condannato all’ergastolo. 

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