Palermo, 5 dic. – (Adnkronos/Ign) – Restano gravissime le condizioni del bambino di 18 mesi ricoverato due giorni fa all’Ospedale dei Bambini di Palermo in overdose di cocaina, con ecchimosi, lividi e bruciature sulle manine. Sul piccolo sono state riscontrate gravi lesioni addominali ‘compatibili con calci o pugni che hanno provocato un versamento addominale ‘molto esteso’, ha detto all’Adnkronos Giorgio Trizzino, direttore sanitario di presidio dell’Ospedale che lo ha in cura.
L’ultimo bollettino medico parla chiaro: ‘Le sue condizioni sono ancora gravissime e la prognosi è ancora riservata’. I medici che ce l’hanno in cura si dicono comunque ‘ottimisti’. ‘Il bambino è in condizioni stabili -ha detto ancora Trizzino- anche se la prognosi resta riservata. Ma risponde agli stimoli dolorosi. Adesso stiamo valutando la situazioni dei parametri di transaminasi che sembra si stiano riducendo’. Giancarlo Coffaro, responsabile della Rianimazione pediatrica dell’Ospedale dei Bambini spiega: ‘Stiamo monitorando i parametri epatici del piccolo. Siamo ottimisti, anche se la prognosi resta riservata. Ma pensiamo di poterlo salvare’.
Da due giorni tutti si prendono cura di lui. Un’infermiera, una donna minuta con i capelli raccolti, gli ha comprato un peluche colorato e lo ha sistemato sul cuscino accanto a lui. Le mamme degli altri bambini ricoverati ogni tanto si avvicinano, scuotono la testa e restano incredule "davanti a tanta violenza". Il bimbo è diventato ormai la ‘mascotte’ del reparto e anche di quelli vicini. E’ l’Ospedale dei bambini da ieri la sua nuova casa.
Il bambino è stato affidato dai giudici del Tribunale dei minori proprio a Giorgio Trizzino. ‘Ne ho complessivamente 4 affidati dal Tribunale di minori – dice – ma non ho mai visto nulla di simile, un caso così assurdo non mi era mai successo’. Anche lui lo coccola e gli sta vicino. "E’ il figlio di noi tutti", spiega visibilmente emozionato. "Vedere tutte le persone che gli vogliono bene e che vogliono sapere come sta – spiega un’infermiera della Rianimazione – è già una vittoria per il piccolo Samuele. E’ un bambino che soffre ma ha una grande forza di volontà". Anche per oggi sono previste altre visite. La prognosi potrà essere sciolta solo domani.
Sempre domani verrà interrogata davanti al giudice per le indagini preliminari la madre del piccolo, una tossicodipendente di 25 anni, arrestata ieri dalla Squadra mobile di Palermo con l’accusa di maltrattamenti. In un primo momento la madre aveva sostenuto che il bimbo era caduto dal seggiolone. ‘Nulla di più inverosimile -dice oggi Trizzino- i bambini che cadono dal seggiolone si presentano al pronto soccorso con un trauma cranico o eventuali fratture, ma certamente non hanno lesioni addominali così estese’.
Denunciato invece solo a piede libero il compagno della donna, un uomo di 28 anni, che non è il padre del bambino andato in overdose da cocaina. E’ stato proprio lui a raccontare agli inquirenti, messo alle strette, che il bimbo potrebbe avere ingerito la cocaina che lui aveva lasciato sul tavolo dopo avere "fatto due strisciate" e "sentirsi totalmente stordito dalla droga".
La madre e il compagno hanno raccontato agli inquirenti che le bruciature sulle mani del bambino sarebbero state provocate dal fratellino, ma i magistrati non credono a queste ipotesi. L’inchiesta della procura è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai pm Ennio Petrigni e Carlo Marzella.