Premier: anticipo pareggio al 2013 Tremonti: entrerà in Costituzione

Dalle opposizioni reazioni diverse.
News Nazionali

Roma, 5 ago. (Adnkronos/Ign) – Anticipo di bilancio al 2013. Questo l’annuncio del premier Silvio Berlusconi, con Giulio Tremonti e Gianni Letta. Una conferenza stampa, a mercati chiusi, al termine di una lunga giornata di contatti con tutti i leader europei e il presidente dell’Ue, Herman Van Rompuy. In serata poi la telefonata con il presidente Usa, Barack Obama. E’ lo stesso premier a comunicarlo e a dare il senso di una concertazione globale per una crisi, ribadisce il Cavaliere, "globale" e che colpisce in modo particolare l’Italia. "C’è una particolarissima attenzione della speculazione su di noi" a cui "va messo argine". Mentre fonti del Dipartimento del Tesoro americano riferiscono di una telefonata tra il segretario del Tesoro americano, Timothy Geithner, e il ministro dell’Economia.

Tremonti spiega che ci si muoverà secondo "quattro pilastri": due di finanza pubblica e due di crescita e sviluppo. I primi due interventi saranno, appunto, l’introduzione in Costituzione del pareggio di bilancio e l’anticipo del pareggio al 2013. Gli altri due riguarderanno la riforma del mercato del lavoro e la "madre di tutte le liberalizzazioni" ovvero quella dell’articolo 41.

Il tutto senza modifiche alla manovra. "Non dobbiamo cambiare l’impostazione" della manovra che è "corretta e appropriata. Dobbiamo solo anticipare la tempistica, dato che in un mese e come se fosse cambiato il mondo", dice il ministro dell’Economia nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi durante la quale c’è anche un ‘siparietto’ del Cavaliere che smentisce ogni freddezza con il titolare di via XX Settembre. "Con Tremonti abbiamo deciso di sfidarci a duello domani mattina all’alba…", ironizza Berlusconi e aggiungendo di sentirsi stanco ‘di vedere parole che ci vengono attribuite che non corrispondono né a ciò che ci siamo detti né al nostro pensiero".

Berlusconi osserva che "c’è una situazione sui mercati finanziari molto difficile che richiede degli interventi coordinati tra i vari Stati, soprattutto per quanto riguarda gli Stati che hanno come moneta l’euro". Poi, a chi gli chiede se il governo sia pronto a rivolgersi per un sostegno all’opposizione, risponde: "Noi siamo stati sempre disponibili a discutere un miglioramento dei nostri provvedimenti con chi fosse portatore di idee di miglioramento e lo siamo anche certamente in questa occasione".

Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, parla di "spirito costruttivo" sull’anticipo del pareggio ma la manovra "va resa meno iniqua e più orientata alla crescita". "Il bicchiere è mezzo vuoto – dice Letta – mancano le riforme richieste dall’Europa, dalle parti sociali e dalle opposizioni. Di quattro cose proposte ce n’è una sola concreta, l’anticipo al 2013. Su quella ci confronteremo la settimana prossima con spirito costruttivo". "E’ grave che Berlusconi – prosegue – non abbia detto queste cose già mercoledì in Parlamento invece di raccontare una realtà da fiaba. Con gli effetti disastrosi che questo ha avuto".

Mentre per il vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, ‘la conferenza stampa di Berlusconi e Tremonti rappresenta oggettivamente un segnale di discontinuità da cui emerge maggior senso di responsabilità da parte del governo. La costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e l’anticipo dell’equilibrio economico sono due proposte da noi precedentemente avanzate e quindi ci vedono positivamente interessati. Restano però forti dubbi sulle misure previste dalla manovra per raggiungere il pareggio, troppo sbilanciate verso le tasse e troppo timide nel taglio della spesa pubblica’.

Anche il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, considera ‘positivo che il governo abbia accolto la sollecitazione del Terzo Polo ad iniziare già nel mese di agosto l’esame dell’inserimento in Costituzione dell’obbligo del pareggio dei bilanci".

Duro invece il giudizio dell’Italia dei Valori e di Sel. ‘E’ la conferenza stampa dei fichi secchi – è la netta stroncatura Antonio Di Pietro – Continuano a prendere in giro non solo gli italiani ma anche le istituzioni europee. A cosa serve cambiare la Costituzione? Il pareggio di bilancio è un’esigenza immediata che non si ottiene inserendo due termini nella Carta, tra l’altro con un iter legislativo piuttosto lungo. L’unica proposta sensata è quella dell’anticipo della manovra, ma hanno omesso la parte più importante, ossia la modifica delle ultime norme varate, che oltre ad essere fortemente inique sono risultate inefficaci’.

"Stiamo correndo velocemente verso il baratro e il governo Berlusconi ci intrattiene con una sorta di talk show con nefaste divagazioni su modifiche alla Costituzione – commenta anche Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà – Annunciano e non riescono a dire nulla che evochi la svolta radicale di cui il Paese ha bisogno’.

Per i sindacati, dura la reazione della Cgil. "Non possiamo che confermare che questo governo fa male al paese – dichiara il segretario generale Susanna Camusso – Un governo che fino a ieri negava la crisi oggi annuncia provvedimenti dettati da altri paesi e dalle Istituzioni europee. Dietro gli ennesimi annunci di riforme costituzionali l’unica notizia è l’anticipazione della manovra’ e ‘ancora una volta non è arrivata nessuna risposta sulle misure per la crescita e rimettere in moto il paese’.

A commentare è inoltre il leader della Uil, Luigi Angeletti: "L’inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio era anche una nostra richiesta e va bene. Sull’anticipo capisco le necessità, ma ne avrei fatto a meno".

Mentre resta in silenzio la Confindustria, guidata da Emma Marcegaglia, in prima fila ieri alla testa dello schieramento delle parti sociali. Per ora, prevale la cautela.

Intanto, facendo seguito alla richiesta formulata dal presidente del Consiglio affinché il ministro dell’Economia riferisca alle commissioni competenti sulle linee di intervento in base alle quali il governo intende configurare la propria iniziativa legislativa in merito all’introduzione del principio di pareggio del bilancio, i presidenti del Senato e della Camera hanno autorizzato le commissioni I e V delle due Camere a riunirsi nella prossima settimana. La riunione è prevista per giovedì 11 agosto, alle 11, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio.
 

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