Santiago del cile, 18 nov. (Adnkronos/Ign) – La socialista Michelle Bachelet ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile con il 46,7% e dovrà andare al ballottaggio il 15 dicembre contro la seconda arrivata, la candidata della destra Evelyn Matthei che ha ottenuto il 25,1% dei voti. Il socialista indipendente Bewerber Marco Enriquez Onimani è arrivato terzo con l’11% e il populista Franco Parisi quarto con il 10,1%.
Prima donna presidente del Cile, fra il 2006 e il 2010, la Bachelet non aveva potuto ripresentarsi alle elezioni precedenti perché la costituzione cilena proibisce due mandati consecutivi. Alle ultime elezioni aveva vinto il conservatore Sebastian Pinera, di cui la Matthei era ministro del Lavoro. Ora è alla guida di una coalizione che comprende anche comunisti e cristiano democratici.
Il ballottaggio del 15 dicembre sarà un duello fra le figlie di due generali un tempo amici e poi divisi dalla dittatura di Pinochet (1973-1990). Alberto Bachelet, rimasto fedele al governo di Salvador Allende, fu arrestato il giorno del golpe e morì in carcere, mentre Fernando Mathhei fu ministro della Salute nella giunta militare.
Ora bisogna lavorare "per la vittoria decisiva", ha detto la Bachelet. "Non ci sono due letture- ha aggiunto- abbiamo vinto queste elezioni e lo abbiamo fatto con un’ampia maggioranza". I cileni "hanno votato per un’educazione gratuita e di qualità, per la fine del lucro, per una riforma tributaria che permetta di realizzare la trasformazione del sistema educativo, una migliore sanità e le politiche sociali, per una nuova Costituzione", che sostituisca quella approvata sotto Pinochet. Vogliamo un paese "moderno e solidale", ha aggiunto l’ex presidente.
La sua avversaria Evelyn Matthei, ha intanto chiamato a raccolta i moderati. "Mi rivolgo a tutti i moderati perché facciano sentire la loro voce e non smettano di credere che il nostro è un sogno possibile", ha detto.