Roma, 23 lug. (Adnkronos/Ign) – ''Chi conosce la Chiesa di Roma, dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale, non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro dalla 'doppia vita', che non hanno capito che cosa è il 'sacerdozio cattolico' e non dovevano diventare preti. Sappiano che nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici. Coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto''. E' quanto scrive in una nota il Vicariato di Roma dopo l'articolo dal titolo 'Le notti brave dei preti gay' di 'Panorama' in edicola oggi.
''Non vogliamo loro del male ma non possiamo accettare che a causa dei loro comportamenti sia infangata la onorabilità di tutti gli altri'', si avverte.
Nella nota si legge che ''l'estensore del servizio'' di Panorama ''afferma di aver frequentato alcuni sacerdoti gay e di aver documentato i loro comportamenti con una telecamera nascosta. La finalità dell'articolo è evidente – rimarca il Vicariato – creare lo scandalo, diffamare tutti i sacerdoti, sulla base della dichiarazione di uno degli intervistati secondo il quale 'il 98 per cento dei sacerdoti che conosce è omosessuale', screditare la Chiesa; e, per altro verso, fare pressione contro quella parte della Chiesa da loro definita 'intransigente, che si sforza di non guardare la realtà' dei preti omosessuali''.