‘Prima volta’ a 14 anni per una su sei. Sesso senza precauzione per le adolescenti

Secondo un'indagine dei ginecologi Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia).
News Nazionali

Milano, 4 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – 'Prima volta' fra i banchi di scuola. E senza precauzioni. Le teenager italiane scoprono il sesso precoce e non protetto, anche se aumentano le under 26 che scelgono consapevolmente la verginità (una su 5).

A 14 anni un'adolescente su 6 ha già fatto l'amore, mentre il primo rapporto avviene tra i 15 e i 18 anni per 6 ragazze su 10. Giovanissime e inesperte. Tanto che quasi 4 su 10 non usano nessuna protezione, oppure si affidano al coito interrotto. Abitudini ancora più rischiose, dal momento che quasi la metà (il 43%) di chi ha già sperimentato il sesso ha cambiato anche 4 partner dopo il primo. E' la fotografia scattata alle giovani italiane da un'indagine dei ginecologi Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), presentata oggi a Milano.

Il sondaggio – promosso nell'ambito del progetto 'Scegli tu', nato nel 2005 per promuovere una cultura della sessualità e contraccezione consapevole – ha coinvolto 600 ragazze reclutate fra Milano e Roma e sul web attraverso il sito ufficiale dell'iniziativa. Il 57% delle intervistate si è affidata al preservativo al momento del primo rapporto. Il 15% ha scelto la pillola, dato che è salito al 32% per i rapporti successivi. "Ma l'alta percentuale di ragazze che non si protegge – avverte Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano – è legata anche all'età sempre più precoce del primo rapporto sessuale. Si parla di una parte importante delle nostre adolescenti. Ragazze che fanno sesso a 11, 12, 13 anni. A volte anche prima di aver avuto la prima mestruazione". Rapporti consumati spesso in fretta e "in situazioni rischiose". C'è un 19% di ragazze che racconta di aver vissuto la sua prima volta in macchina, all'aperto (11%), in discoteca (2%), ma c'è anche un 10% di trasgressivi che lo ha fatto dentro la scuola, rileva l'indagine.

Sui metodi contraccettivi regna la disinformazione. "Quello che emerge dall'indagine è una famiglia assente – osserva la specialista – I genitori vengono consultati per la scelta dell'anticoncezionale da meno del 5% delle ragazze. Il 45% affronta questo momento da sola".

Dietro l'angolo la minaccia delle malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate. Soprattutto se il rapporto con il proprio partner è sbilanciato. Più della metà (54%) di chi ha già vissuto la sua prima volta lo ha fatto con un compagno più esperto, e il 41% ha giudicato l'esperienza insoddisfacente. "Il rischio – riflette Graziottin – è che un partner molto più grande imponga le sue decisioni sulla contraccezione. Per non parlare dei problemi legati alle malattie sessualmente trasmesse, fra cui in particolare il Papillomavirus: la loro incidenza è doppia per le ragazze che hanno una grande differenza d'età con il loro compagno".

Ma sulla prima volta, l'Italia delle under 26 si spacca: da un lato c'è chi brucia le tappe, dall'altro chi sceglie l'attesa. Il sondaggio intercetta una fetta consistente di illibate (22%). Ragazze che vivono la verginità come una scelta consapevole, e con serenità (45%): il 38% non ha ancora avuto il primo rapporto perché non si sente pronta, il 29% perché non ha incontrato il ragazzo giusto, e solo il 19% perché contraria ai rapporti prematrimoniali. "Queste ragazze sono più informate e vivranno bene la loro sessualità, al momento giusto. Sono un modello positivo a cui dobbiamo ispirarci per contrastare la tendenza delle giovanissime a scelte non altrettanto responsabili", conclude Graziottin.

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