Prime dita bioniche impiantate su un’ex concertista spagnola. ‘Le cambierà la vita’

Battezzate ProDigits, sono state sviluppate dalla Touch Bionics.
News Nazionali

Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) – Prime dita bioniche impiantate con successo su una ex concertista spagnola. Secondo gli esperti che le hanno messe a punto, queste protesi artificiali cambieranno la vita alle persone che hanno subito amputazioni o incidenti.

Battezzate ProDigits, sono state sviluppate dalla Touch Bionics, una società britannica che ha realizzato anche la mano bionica i-Limb. Si tratta di una sorta di guanto dotato di un numero variabile di dita, che si fissa a ciò che rimane della mano, e permette di 'sostituire' le falangi mancanti. Fra i primi pazienti a sperimentare il dispositivo c'è Maria Antonia Iglesias, una ex-pianista catalana di 42 anni, cui nel luglio 2003 erano state amputate tutte le dita della mano destra in seguito a un shock settico da pneumococco.

La donna spagnola aveva dovuto rinunciare a suonare il piano, ma anche a compiere tanti gesti quotidiani come scrivere, o prendere un bicchiere d'acqua. Ma ora, come riferisce la stessa paziente alla Bbc online, le cose sono cambiate, proprio grazie alle dita bioniche. "Sono molto felice di far parte di questo progetto – spiega – e i benefici della mia nuova mano mi sembrano come un sogno. Anche un gesto semplice come prendere e sollevare un bicchiere d'acqua per me prima era impossibile, ma ora con ProDigits posso farlo di nuovo facilmente".

Ogni protesi viene fatta su misura in base alle necessità di ciascun paziente: all'interno ci sono sensori mioelettrici che registrano la tensione generata dai muscoli del braccio e la trasformano in movimento. Non solo. Uno speciale blocco segnala quando la mano è ben chiusa intorno a un oggetto, in modo da consentire un tocco delicato e non rompere le cose più fragili. Dunque si tratta di un sistema differente rispetto alla mano bionica mossa con il cervello, presentata solo pochi giorni fa da alcuni gruppi di ricercatori italiani.

Il sistema costa da 35 mila a 45 mila euro, incluse l'applicazione, la terapia per imparare a 'gestire' le protesi e la copertura delle dita protesiche, che può essere chiara e hi-tech, robotica, o più naturale, simile a pelle vivente. La maggioranza delle persone che sta utilizzando le dita bioniche è finanziata privatamente, ma l'azienda punta a lavorare in futuro anche con il servizio sanitario britannico. Secondo i produttori si tratta, infatti, di una soluzione unica per 52 mila cittadini europei che, secondo le stime, hanno subito una amputazione parziale della mano (1,2 milioni nel mondo). "Abbiamo ideato un dispositivo potenziato per restituire a queste persone un livello di funzionalità e indipendenza", sottolinea Phil Newman, direttore marketing di Touch Bionics.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte