Rischio miseria se finisce il matrimonio: alle mense per poveri il 25% è divorziato

"Il fenomeno riguarda per lo più operai, impiegati e insegnanti"
News Nazionali

Roma, 3 dic. – (Adnkronos) – "Negli ultimi dieci anni nel nostro paese si e' sviluppata una nuova ed irresistibile piaga sociale causata dall'aumento esponenziale di separati e divorziati". Lo afferma afferma Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione Matrimonialisti Italiani (Ami). Ogni anno in Italia si separano circa 160.000 persone e 100.000 sono i nuovi divorziati: "E' un fenomeno che riguarda per lo piu' operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano, trasformano questi lavoratori in veri e propri 'clochard' -prosegue Gassani- il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati o divorziati".

"Nell'80% dei casi si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli e a non avere piu' risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i piu' fortunati (circa 500.000) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d'origine. Sono numeri che fanno rabbrividire", aggiunge Gassani. "Urge una nuova politica sociale che restituisca dignita' a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri nonche' aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pari opportunita'. Quando si perde la dignita' si rischia di non essere nemmeno buoni genitori", conclude Gassani.

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