Roma, 30 giu. (AdnKronos) – Se Bruxelles non salverà Atene dal default, allora sarà il popolo europeo a farlo. Come? Attraverso una maxi raccolta fondi fra i cittadini del continente. E’ questa l’ambiziosa sfida lanciata da un commesso 29enne inglese che, stufo dei tentennamenti della Commissione Ue e dello scarso decisionismo dei leader europei sulla crisi greca, ha deciso di creare un ‘Fondo di salvataggio per la Grecia’ su Indiegogo, celebre piattaforma di crowdfunding. Obiettivo del fondo, arrivare a raccogliere 1.6 miliardi di euro. Per ora, a due giorni dal lancio, sono oltre 9mila le persone che hanno contribuito con una donazione.
E se il traguardo della mega-colletta può sembrare esagerato, per il suo creatore non si tratta di un obiettivo così irraggiungibile. Secondo il giovane londinese, infatti, "l’Unione Europea è la patria di 503 milioni di persone, se tutti noi donassimo solo pochi euro, allora potremmo risollevare la Grecia e, auspicabilmente, farla tornare in pista al più presto. E’ facile".
D’altra parte, spiega ancora, "1.6 miliardi è ciò di cui i greci hanno bisogno. Potrebbe sembrare molto, ma è solo poco più di 3 euro a testa per ogni europeo. Che è quanto costa più o meno una mezza pinta a Londra. O quanto un piatto di insalata, feta e olive a pranzo per tutti i cittadini Ue. E allora ordinate un’insalata feta e olive – continua – da buttare giù con un Ouzo o un bicchiere di Assyrtiko e cerchiamo di uscire dalla merda".
Per contribuire alla causa, l’inglese ha studiato un sistema di raccolta fondi per tutte le tasche: con una donazione di 3 euro sarà possibile ricevere una cartolina, rigorosamente inviata dalla Grecia, con l’effige del primo ministro Alexis Tsipras; 6 euro basteranno ad ottenere una fetta di feta e olive greche, con 10 euro si avrà diritto a una piccola bottiglia di Ouzo, con 25 si potrà stappare una bottiglia di vino greco. Una donazione di 160 euro permetterà di ricevere un cestino di delizie locali, mentre con 5mila euro sarà possibile programmare una settimana di vacanza per due. E se qualcuno volesse contribuire con 1 milione di euro, potrà portarsi a casa non solo l’intero pacchetto, ma anche "tanta gratitudine dai cittadini europei e in particolare dal popolo greco"
Colto alla sprovvista dall’incredibile successo dell’iniziativa fra i media internazionali, il ragazzo ha preparato una lunga serie di FAQ per la stampa. A giudicare dalle domande e risposte, il 29enne ci tiene a sottolineare che la raccolta fondi non è una farsa ma "un tentativo di fare qualcosa" di concreto perché "mentre i politici tentennano, la crisi colpisce persone reali" e forse proprio "il commercio di prodotti greci al 100% aiuterà il Paese ad uscire dalle condizioni attuali".
E a chi gli chiede se qualche leader politico si sia già fatto vivo per commentare l’iniziativa, l’inglese risponde: "Non ho ancora avuto contatti con leader europei, ma ho sentito dire da un giornalista che il signor Tsipras vorrebbe chiamarmi". E chissà che non accada davvero.