Senato, sì a decadenza Berlusconi

L'Aula del Senato ha preso atto della relazione della stessa Giunta che sanciva la mancata convalida dell'elezione dell'ex premier.
News Nazionali

Roma, 27 nov. (Adnkronos/Ign) – Berlusconi non è più senatore. Dopo la bocciatura dei nove ordini del giorno che con varie motivazioni respingevano la proposta della Giunta delle Elezioni per la decadenza di Silvio Berlusconi, l’Aula del Senato ha preso atto della relazione della stessa Giunta che sanciva la mancata convalida dell’elezione dell’ex premier. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha quindi invitato la Giunta a riunirsi per verificare i presupposti per la convalida dell’elezione di Ulisse Di Giacomo, che per la circoscrizione Molise dovrà subentrare a Berlusconi.

La giornata che ha portato fuori dal Parlamento il leader del Pdl era iniziata alle 10 a Palazzo Madama, con la discussione in aula. Un voto che è stato anticipato alle 17 rispetto alle 19 come era previsto in un primo momento.

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha letto in aula i tempi delle dichiarazioni e delle votazioni: le dichiarazioni in diretta televisiva sono iniziate alle 15:30 mentre la votazione sugli odg è iniziata alle 17.

A prendere la parola per le dichiarazioni di voto sono state la senatrice De Petris (Sel), Stefani (Lega), Romano (Sc), Schifani (Ncd), Taverna (M5s), Bernini (Pdl), infine Zanda (Pd).

Tensione in aula a palazzo Madama durante l’intervento del presidente dei senatori M5S, Paola Taverna, che ad un certo punto del suo intervento indica Silvio Berlusconi come impegnato ad "architettare" reati e ad "arricchire il proprio patrimonio personale". Dai banchi di Fi si sente la voce di Repetti che urla: "è stato votato da milioni di elettori" ma Paola Taverna continua nella sua requisitoria contro il Cavaliere e a quel punto Sandro Bondi si alza e con ampi gesti delle braccia esorta i colleghi a protestare con forza contro gli insulti rivolti al leader. Ad un certo punto, mentre altri cercano di calmare gli animi degli azzurri, in alto a destra si sente gridare in direzione della presidenza del Senato: "venduto, venduto", e il senatore forzista Ciro Falanga dà il via al coro contro "il pregiudicato Grillo". Alessandra Mussolini si fa sentire chiedendo al presidente Grasso di intervenire: "ora basta", mentre i suoi colleghi di partito rivolgono alla capogruppo grillina "sei una pagliaccia, sei una pagliaccia: non sei nessuno…". Appena torna la calma, però, alla conclusione del suo intervento Paola Taverna viene acclamata dai suoi colleghi a suon di applausi e diversi senatori grillini alzano le mani con il segno delle dita a indicare la V di vittoria.

Al termine dell’intervento di Anna Maria Bernini, a nome di Forza Italia, la vicepresidente vicaria del gruppo viene quasi travolta dagli abbracci dei colleghi che mostrano di averne apprezzato la veemenza e la passione. La ‘carica’ del discorso si Trasmette a tutti i senatori di Fi che ad un certo punto cominciano ad evocare in coro il nome del leader: "Silvio, Silvio…".A chiudere l’intervento di Zanda per il Pd che conferma il via libera alla decadenza.

Poi si passa ai voti, tutti bocciati, il che significa che dalle 17.43 Berlusconi non è più membro di Palazzo Madama. 

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