Damasco, 14 mar. (Adnkronos/Aki) – Il conflitto che continua in Siria da marzo 2011, e che sta creando la popolazione di sfollati più grande al mondo, è ‘inconcepibile’. Lo ha dichiarato il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati, Antonio Guterres, ricordando che oltre nove milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case dallo scoppio della crisi.
SFOLLATI – ‘E’ inconcepibile che una catastrofe umanitaria di tale livello stia avvenendo davanti ai nostri occhi senza che si facciano passi avanti per fermare lo spargimento di sangue’, ha detto. Con oltre 2,5 milioni di persone attualmente registrate o in attesa di registrazione come rifugiati nei Paesi vicini, i siriani presto supereranno gli afghani per numero di popolazione rifugiata. A questo dato si aggiunge quello degli oltre 6,5 milioni di sfollati interni. Il numero complessivo dei siriani che hanno ora abbandonato le proprie case supera il 40 per cento dell’intera popolazione prima del conflitto, ha detto l’Unhcr, sottolineando che almeno la metà degli sfollati sono bambini. ‘Non deve essere risparmiato alcuno sforzo per la pace. E nessuno sforzo deve essere risparmiato per alleviare le sofferenze delle persone innocenti coinvolte nel conflitto e costrette a lasciare le loro case, le loro comunità, il lavoro e le scuole’, ha aggiunto Guterres.
Si stima che nel conflitto siano morte almeno 140mila persone.
PAESI VICINI – L’impatto della guerra siriana nei Paesi vicini è stato devastante. Solo il Libano ospita un milione di rifugiati, che si stima diventeranno 1,6 milioni entro la fine dell’anno. ‘Il Libano ha già la più alta concentrazione pro capite di rifugiati per Paese nella storia recente’, ha sottolinato l’Unhcr, che parla di circa 230 rifugiati siriani registrati ogni mille libanesi. Circa 584mila rifugiati siriani si trovano invece in Giordania, mentre 634mila sono in Turchia e 226mila in Iraq, secondo dati Onu. ‘Immaginate le conseguenze devastanti a livello sociale ed economico di questa crisi sul Libano e su altri Paesi nella regione’, ha spiegato Guterres, rivolgendo un appello per un ‘maggiore sostegno internazionale’. ‘Che mondo è questo se i siriani che fuggono da un conflitto violento rischiano la loro vita per raggiungere un posto sicuro e, quando finalmente ci riescono, non sono i benvenuti e talvolta respinti al confine?’, si è chiesto.