Tagli per la crisi anche in Vaticano. Bertone: ridurre costi a fronte di disavanzi

Il cardinale ha toccato il tema della riduzione delle spese istituzionali.
News Nazionali

Città del Vaticano, 18 dic. (Adnkronos/Ign) – Anche in Vaticano sarà necessario procedere a tagli e riduzioni dei costi, anche perché si fa sempre più pesante il peso dei passivi dei ‘consuntivi consolidati’. La crisi del resto si fa sentire anche nei bilanci vaticani che risentono della situazione generale di grave difficoltà economica registrata a livello internazionale. E’ quanto ha detto stamane il cardinale Tarcisio Bertone in occasione della presentazione del nuovo regolamento della Prefettura degli Affari economici.

Il cardinale ha toccato il tema della riduzione delle spese istituzionali, affermando che ‘specialmente nelle attuali circostanze storiche’ non si può che ‘procedere ad una riduzione graduale, ma effettiva dei costi a fronte di una perdurante impossibilità di aumentare i ricavi, almeno in proporzione ai disavanzi che ultimamente si stanno registrando nei consuntivi consolidati’. Il cardinale Bertone ha poi esortato i responsabili dei diversi enti economici a collaborare ‘in clima di cordialità, dialogo e di reciproca fiducia’ per il bene della Chiesa.

Il Segretario di Stato ha voluto anche precisare le finalità dell’uso del denaro da parte della Chiesa. Quest’ultima, ha detto si è ‘sempre preoccupata di considerare la mera strumentalità dei beni temporali in rapporto allo svolgimento della propria missione, precisando i fini istituzionali che rendono lecito l’acquisto, il possesso, l’alienazione e l’amministrazione dei beni temporali, e cioè il culto divino, le opere di apostolato e di carità, l’onesto sostentamento del clero e degli altri ministri’.

Bertone ha poi sottolineato che a fronte ‘dei crescenti deficit’ di bilancio, è necessario che le attività economiche e le spese dei vari dicasteri vaticani siano sottoposte a controlli e vi sia un coordinamento nella programmazione in sintonia con quanto stabilito dalla Segreteria di Stato. Un altro aspetto toccato nel discorso è stato quello della ‘necessaria trasparenza delle attività economiche e finanziarie’ sia per una questione di ‘correttezza’ interna, sia per ‘l’impegno della Santa Sede di ottemperare alle norme internazionali di controllo finanziario che gradualmente si stanno adempiendo, come è stato pubblicamente riconosciuto a livello europeo’. 

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