Roma, 31 gen. – (Adnkronos) – ‘Da questa vicenda non ho avuto solo danni materiali per avere perso una buona parte del denaro investito, ma anche danni morali. E questo per aver avuto momenti di ansia per i risparmi andati in fumo, per l’angoscia conseguente alle perdite avute dai miei familiari che avevano fatto analoghi investimenti senza avere guadagnato nulla. E per essermi sentita un’imbecille’. Lo sfogo e’ di Sabina Guzzanti, parte civile e testimone nel processo per truffa contro Gianfranco Lande, il ‘Madoff’ dei Parioli e accusato di aver ideato la colossale truffa di oltre 170 mln di euro raccogliendo i risparmi di imprenditori, professionisti, gente dello spettacolo e vip. Sabina Guzzanti e’ stata ascoltata oggi in Tribunale dai giudici della IX sezione penale e ha parlato della sua disavventura.
Sabina Guzzanti su consiglio della madre a cominciare dal 1999 ha consegnato a Roberto Torregiani presentatosi come procacciatore di investimenti finanziari per conto di Gianfranco Lande ‘vero genio della finanza’, 537 mila euro. Alla fine ha perduto solo 150 mila euro piu’ 70 mila euro pagati al fisco per plusvalenze che pero’ non ha mai ricevuto ma che comparivano nei resoconti che riceveva periodicamente da Lande circa l’andamento degli investimenti e poter pagare su questi le tasse.
Questo lungo racconto la Guzzanti che sperava attraverso gli investimenti di crearsi una pensione ha detto d’aver ignorato che la Eim facente capo a Torregiani ma collegata con Lande non era autorizzata ad operare sul mercato altrimenti avrebbe scelto altre strade.