Unità, dall’Altare della Patria Napolitano apre le celebrazioni

Presente al Vittoriano anche una folta delegazione del Pd.
News Nazionali

Roma, 17 mar. (Adnkronos) – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio al Milite Ignoto, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

All’Altare della Patria, il capo dello Stato era accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ad attenderlo, sulla scalinata dell’Altare della Patria il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, e il presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo. Tra le tante autorità civili e militari presenti, Giuliano Amato, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

Presente anche una folta delegazione del Pd. Con il segretario Pier Luigi Bersani c’erano Rosy Bindi, Enrico Letta, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Luigi Zanda, Nicola Latorre. “E’ la prima volta che un partito partecipa alla cerimonia all’Altare della Patria e a me fa molto piacere, perché io voglio che il mio sia un partito di patrioti, di autonomisti e di riformatori”, ha detto Bersani ai microfoni di Youdem tv.

Tante le persone che con bandierine tricolori hanno salutato Napolitano.

Dopo essere stato passato in rassegna dal Capo dello Stato, lo schieramento di uomini di tutte le forze armate ha intonato l’inno nazionale accompagnato dalla banda della Polizia di Stato.

Piazza Venezia ha cantato a una sola voce l’Inno di Mameli, mentre le Frecce Tricolori hanno fatto il loro passaggio a volo radente sulla città. Anche per l’esibizione della pattuglia acrobatica nazionale si è levato l’applauso dei cittadini.

Al termine della cerimonia all’Altare della patria, Napolitano, accompagnato dalle massime cariche dello Stato, ha deposto una corona d’allora sulla tomba di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, al Pantheon. Alla cerimonia al Pantheon erano presenti anche gli eredi di Casa Savoia: Vittorio Emanuele insieme alla moglie Marina Doria e al figlio Emanuele Filiberto, accompagnato dalla moglie Clotilde Coureau. ‘E’ stato un momento molto solenne. Mi ha fatto un gran piacere che le alte cariche dello Stato abbiano reso omaggio alla tomba di Vittorio Emanuele II. Il fatto che i festeggiamenti siano così sentiti mi rende felice, non in quanto membro di casa Savoia, ma come italiano’, ha detto all’ADNKRONOS Emanuele Filiberto di Savoia.

All’uscita dal mausoleo, Napolitano è stato accolto da molti applausi, mentre dalla folla radunata si sono più volte alzati cori ‘Viva l’Italia’.

Quindi il capo dello Stato si è recato al Gianicolo per scoprire la restaurata statua equestre di Anita Garibaldi e inaugurare il nuovo ‘Parco degli Eroi’ con l’omaggio, sul Muro del Belvedere-Villa Lante, al monumento che riporta il testo integrale degli articoli della Costituzione della Repubblica Romana. Quindi, ventuno colpi a salve di cannone hanno salutato il corteo delle alte autorità dello Stato che hanno reso omaggio alla statua di Giuseppe Garibaldi. E infine la visita al complesso monumentale di Porta San Pancrazio e al Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina.

Gli impegni della mattinata si concludono con la partecipazione del capo dello Stato alla messa officiata dal Presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Nel pomeriggio, nell’Aula di Montecitorio, il Napolitano, di fronte alle Camere riunite, terrà il discorso celebrativo della Fondazione dello Stato unitario. In serata, al teatro dell’Opera, assisterà al Nabucco di Giuseppe Verdi diretto dal maestro Riccardo Muti.

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