Uragano Irene minaccia New York

Rinviata l'inaugurazione del Memorial Luther King prevista per domenica
News Nazionali

Washington, 26 ago. (Adnkronos/Washington Post/Ign) – Cresce l’allerta su tutta la costa orientale degli Stati Uniti per l’avvicinarsi di Irene, uragano di categoria 3, in una scala da 1 a 5, già battezzato dalla Cnn ‘Monster Hurricane’.

Le Autorità Usa prevedono che il fenomeno arriverà a toccare sabato le coste del North Carolina. E’ previsto che l’uragano raggiunga l’area di New York nella tarda serata di sabato o nelle prime ore di domenica.

In Virginia e Maryland è stato dichiarato lo stato di emergenza, sono state evacuate le località turistiche dell’Atlantico.

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha annunciato di aver ordinato evacuazioni obbligatorie per i concittadini residenti nelle zone basse della metropoli. L’allontanamento dalle case dovrà essere completato entro le 17 di domani, ora locale, mentre il sistema di trasporto pubblico verrà fermato dal pomeriggio, ha precisato il sindaco in conferenza stampa.

Tra le zone più a rischio ci sono Coney Island, sulla costa a Brooklyn, parti di Staten Island, Battery Park nella parte meridionale di Manhattan, per un totale di 250mila persone interessate.

Le autorità cittadine hanno anche messo in piedi squadre di soccorso per ripristinare l’energia elettrica in caso di black out. Anche i privati cittadini si stanno preparando all’emergenza, coprendo le finestre con pezzi di compensato e, nei porti turistici, tirando a secco le barche.

Secondo quanto riporta Politico, Craig Fugate, il capo della Fema, la protezione civile americana, ha prospettato uno scenario di estrema gravità, spiegando che in alcune delle zone investite da Irene si potrebbero avere gli stessi effetti provocati da Katrina , il catastrofico uragano che investì la Louisiana nel 2005 provocando l’inondazione di metà New Orleans, con case distrutte dalle inondazioni. Inoltre il timore di Fema e dipartimento per la sicurezza Interna è quello di "black out che potrebbero durare anche giorni" a causa delle interruzioni delle linee elettriche provocate da alberi e pali della luce abbattuti dai venti.

Barack Obama, in una dichiarazione diffusa da Martha’s Vineyard, ha dichiarato: "E’ una tempesta estremamente pericolosa". Irene rischia di essere un "uragano di dimensioni storiche" e "dobbiamo essere preparati al peggio", ha aggiunto. Il presidente, che ha anticipato a questa sera il rientro a Washington previsto per domani, ha rivolto un appello ai residenti delle zone più minacciate dalla furia dell’uragano a seguire attentamente l’evolversi della situazione. "E se vi viene ordinato di lasciare la zona, per favore eseguite l’ordine" si è raccomandato il presidente assicurando che "questa amministrazione sta dando il pieno sostegno agli sforzi per prepararci ad affrontare la tempesta".

"Continueremo ad essere in stretto contatto" con le agenzie federali e le autorità statali che stanno gestendo l’emergenza, ha detto ancora Obama che ha ben presente le critiche ricevute da George Bush per la mancata mobilitazione delle autorità federali prima che Katrina si abbattesse sulla Louisiana e gli altri paesi del sud nell’agosto del 2005. Obama ha anche sottolineato come la tempesta rischia di essere "molto costosa" dal punto di vista economico.

Obama avrebbe dovuto presenziare domenica all’inaugurazione del Memorial di Martin Luther King a Washington che oggi le autorità americane hanno deciso di rinviare. Alla cerimonia erano attesi rappresentanti di tutto il mondo e – di fronte all’imponente statua di granito di oltre nove metri realizzata dallo scultore Lei Yixin – erano state già approntate 30mila sedie per gli ospiti d’onore. Si stimava che almeno 250mila persone sarebbero arrivate nel Mall di Washington per il giorno in cui, nel 48esimo anniversario del celebre "I have a dream", sarebbe stato inaugurato il monumento realizzato proprio nel luogo in cui il leader afroamericano pronunciò lo storico discorso. Ora l’inaugurazione sarà spostata a settembre, forse ad ottobre.

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