New York, 8 set. (Adnkronos) – Il primo pensiero fu la preoccupazione per tutto quel fuoco da spegnere, in uno scenario che sul momento lasciava pensare ad un gravissimo incidente aereo. Poi, dopo che il secondo velivolo andò a schiantarsi contro le Twin Towers ‘ho cambiato idea e ho pensato: siamo in guerra’. Il capitano Craig Silvino, comandante della Compagnia 127 dei vigili del fuoco di New York, e’ una figura-simbolo del ‘Fire Department’ della Grande Mela. Fu tra i primi ad arrivare sul luogo dell’attentato ed oggi ripercorre con l’Adnkronos quei primi, terribili momenti, ricordando anche i colleghi morti sotto le macerie delle Torri Gemelle.
‘La prima immagine che mi torna in mente a proposito di quel giorno di dieci anni fa è la preoccupazione su come estinguere tutto quel fuoco. All’inizio -rileva- abbiamo pensato che si trattasse di un incidente e non di un attacco, ma quando anche il secondo aeroplano si e’ schiantato ho cambiato idea e ho pensato: ‘siamo in guerra. Ma abbiamo un lavoro da portare a termine, i militari e la polizia ci proteggeranno’.
‘In tutto il mondo i vigili del fuoco sono addestrati ad affrontare ed eliminare i pericoli. Dovevamo mettere in salvo la gente e spegnere le fiamme. La nostra incolumità -assicura- non era una preoccupazione, solo dopo aver estinto l’incendio saremmo potuti tornare a casa’.
Il capitano Craig Silvino non può non tornare con la memoria ai tanti colleghi morti nel corso delle operazioni di soccorso in quel giorno fatale. In alcuni casi a perdere la vita è stato anche un suo amico e proprio a lui è toccata l’incombenza di riferire la tragica notizia alla moglie. ‘Presto servizio nel dipartimento vigili del fuoco di New York da più di 24 anni, ho perso tanti amici. Mi capita di pensare a loro diverse volte ogni giorno’, dice.
‘L’assistente capo del Dipartimento Jerry Barbara fu ucciso quel giorno. Eravamo amici di famiglia, conoscevo i suoi figli, fui io a dover dire alla moglie che era morto nell’attentato. Jerry -e’ il ricordo del Capitano Silvino- era un vigile del fuoco di primissimo livello, un vero gentleman, un leader e un amico, e’ stata una grande perdita per il Dipartimento. Mi manca, lo considero una mia guida quando prendo delle decisioni’.
In conclusione, l’ufficiale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York ne ha anche per chi, a dieci anni dall’attentato, sostiene che oggi il mondo sia piu’ sicuro. ‘Sicuro da cosa? Nel mondo c’e’ gente cattiva, che magari chiamiamo con nomi diversi. Affermare che oggi il mondo e’ piu’ sicuro è come dire che il Titanic e’ piu’ sicuro se mettiamo a bordo venti salvagente in piu’.