Francoforte, 13 nov. -(AdnKronos) – Nonostante gli enormi costi legati allo scandalo sulle emissioni, Volkswagen non intende tagliare la propria forza lavoro. Lo hanno annunciato, in un’intervista alla Dpa, il il presidente del consiglio di gestione del marchio Volkswagen Herbert Diess e Bernd Osterloh, capo del consiglio di fabbrica del gruppo. "Stiamo lavorando con tutte le nostre forze" per evitare interventi sull’organico, afferma Diess, aggiungendo che "se riusciremo a superare questa crisi in tempi brevi abbiamo una buona probabilità di rafforzare la fiducia dei nostri clienti. Tutto dipende da questo".
Diess spiega di non vedere alcuna minaccia per la forza lavoro ‘core’ del gruppo ma piuttosto un taglio ai bonus dei dipendenti. "L’azienda guadagnerà di meno e l’impegno finanziario è in forte crescita. Naturalmente dobbiamo reagire: non possiamo andare avanti come se nulla fosse successo", ha detto il manager. I due responsabili VW hanno confermato che anche i manager saranno colpiti dal taglio dei bonus: "Sono assegnati in base ai risultati economici e noi avremo un’annata cattiva, rispetto a quella passata". Quanto all’ammontare complessivo dei costi per la crisi delle emissioni Diess ha riconosciuto che "è molto difficile in questo momento dare una stima precisa."
I due manager non hanno invece voluto commentare il destino dei circa 7000 lavoratori con contratto temporaneo. Le parole di Diess contrastano in parte con la linea affermata dal nuovo ad Matthias Mueller che aveva ipotizzato interventi "sulla nostra redditività e la nostra forza lavoro". Diess ha escluso comunque un impatto del piano di risparmi sulle attività future, escludendo rinvii nel lancio della Golf 8 e sottolineando l’impegno a rilanciare la produzione di auto elettriche. "Le nostre auto dovranno essere ancora migliori" gli ha fatto eco Osterloh.