“I Comuni non riusciranno a chiudere i bilanci”, “senza questi soldi il nostro sistema sanitario non potrà reggere“ e ancora “il bon de chauffage non potrà essere concesso”.
E’ l’allarme che arriva dalla minoranza a seguito dell’approvazione della delibera di Giunta regionale del 28 dicembre scorso con cui si sono congelati i 100 milioni di euro che lo Stato chiede alla nostra Regione.
A margine del consiglio regionale i gruppi di opposizione hanno organizzato una conferenza stampa per spiegare dove i soldi promessi dal bilancio verranno meno.
“Meno 10 milioni di euro ai comuni, a cui mancheranno anche i 60 milioni di interventi in conto investimenti previsti nel 2017, meno 2 milioni alle Unités, meno 1,8 milioni di euro per interventi eventi calamitosi, meno 15 milioni di trasferimenti all’Usl e ancora meno 3,1 milioni per gli investimenti alle imprese per la ricerca” – snocciola alcuni dati Elso Gerandin di Mouv .
“Una larga parte di queste risorse erano destinate a spese correnti, questo significa che se noi dobbiamo attingere agli utili delle partecipate le useremo non per investimenti ma per spese correnti” sottolinea il consigliere di Mouv.
“Un bluff, un bilancio farlocco” Albert Chatrian ribadisce quanto già a dicembre, in occasione della seduta del Consiglio, la minoranza aveva affermato. “Certo l’escamotage è già stato trovato, usare le partecipate come bancomat, ma le bugie hanno le gambe corte e fanno male alla comunità valdostana”.
Ad accusare la maggioranza è anche l’ex presidente della Regione, Pierluigi Marquis: “Questo è un grave atto di irresponsabilità, come in una famiglia i bilanci si pianificano sulla base delle risorse effettivamente disponibili”.
“E’ chiaro – conclude Claudio Restano di Pnv – area civica – che si è in attesa di notizie migliori, con la speranza che la trattativa con lo Stato possa permettere di ristabilir bilancio. Per ora si sono lasciati in mano ai tecnici i congelamenti.