10mila euro da Telcha per le luminarie natalizie di Aosta

La notizia arriva stamattina dall'Assessore alla Mobilità Paron in risposta ad una mozione Alpe. Anche quest'anno Telcha contribuirà con 10mila euro (sui 72mila stanziati dal Comune) per illuminare Corso Battaglione e via Lexert.
La consigliera Alpe Giuliana Lamastra
Politica

Telcha contribuirà, per il secondo anno, alle spese del Comune di Aosta per le luminarie natalizie. La notizia arriva stamattina direttamente dall’Assessore alla Mobilità Andrea Edoardo Paron in risposta ad una mozione Alpe illustrata dalla consigliera Giuliana Lamastra: “Mancano solo tre mesi a Natale – ha spiegato la consigliera del Galletto – e dobbiamo prepararci. L’anno scorso ci fu un contributo di Telcha alle spese di illuminazione, una sorta di ‘risarcimento danni’ per gli ingenti problemi viabilità creati dai cantieri e noi chiediamo che contribuisca anche quest’anno. Alpe è favorevole a cercare sponsorizzazioni affinché il Comune possa risparmiare qualche soldo da investire altrove, è importante però che non sia un atto invasivo come fece Confcommercio”.

Percorso già avviato dall’amministrazione comunale, che ha stanziato per le luminarie, quest’anno, 72mila euro: “Le luminarie sono pagate con gli introiti della ‘Tassa di soggiorno’ – ha risposto Paron – ma nonostante questo c’è già stato l’esempio positivo dello scorso anno. Appena delineate le prospettive delle luminarie ci siamo confrontati con Telcha per replicare l’intervento (Telcha stanziò 10mila euro per illuminare via Torino) e la società si è detta disponibile a corrispondere la cifra dello scorso anno per illuminare Corso Battaglione e via Lexert. L’iter è già in corso e condividiamo l’opportunità che Telcha contribuisca per i disagi inevitabili creati alla viabilità cittadina”.

Risposta che soddisfa Alpe, che tiene però ad una piccola specifica: “Ritiriamo la mozione – chiude Lamastra – ma sarebbe bello che il contributo di Telcha fosse ben comunicato dal Comune perché si avvertisse la differenza tra pubblico e privato, perché purtroppo passa un po’ l’idea che sia l’amministrazione comunale a fare questi lavori”. 

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