275 casi trattati dal difensore civico nel 2007

"La trattazione dei casi ha dimostrato che il più delle volte la pubblica amministrazione ha operato correttamente" 'I valdostani conoscono il difensore civico - ha sottolineato Curto - ma non tutti ancora sanno cosa esattamente faccia"
il difensore civico Flavio Curto
Politica

275 casi di cui 10 del 2006 e 21 iniziati nel 2007 ma non ancora conclusi.
Sono questi alcuni dati del primo anno di attività – 1 gennaio/31 dicembre 2007 –  del difensore civico regionale, Flavio Curto, presentati questo pomeriggio in occasione di una conferenza stampa

In particolare i casi che hanno visto il difensore civico intervenire a tutela del cittadino nei  confronti della Regione e dell’Azienda Usl sono stati 106, quelli relativi a comuni e comunità montane convenzionate 56, amministrazioni periferiche dello stato 25 e amministrazioni e enti fuori competenza 28.
I cittadini si sono rivolti nel 2007 al difensore civico soprattutto per lamentele legate ai settori dei contributi per la casa e per i servizi sociali, per problematiche legate alla tempestività delle amministrazioni nell’erogazione dei contributi per casa/servizi sociali "segno – ha sottolineato il difensore civico, Flavio Curto – della difficoltà di questi tempi delle persone di rispondere ai bisogni primari“ e per questioni legate al pubblico impiego. "La trattazione dei casi – si legge nella relazione – ha dimostrato che il più delle volte la pubblica amministrazione ha operato correttamente"

“I valdostani conoscono il difensore civico  – ha evidenziato Curto –  ma non tutti ancora sanno cosa esattamente faccia. Non sono rari infatti i casi in cui si rivolgono a me ancora cittadini per questioni private.”
Per aumentare la conoscenza su questa figura, gli uffici del difensore civico hanno predisposto un pieghevole che verrà nei prossimi mesi inviato alle famiglie valdostane.

Un’opera di sensibilizzazione e comunicazione nel 2007 è stata avviata anche nei confronti degli Enti locali (Comuni, Comunità montane), ai quali è data la possibilità di convenzionarsi per permettere ai cittadini di usufruire della difesa civica.
Se nel 2006 le convenzioni ammontavano a 6, per la fine del 2007, gli enti locali che hanno deciso di usufruire del servizio sono arrivati a 36 e altri 5 hanno avviato l’iter di convenzionamento.

Nel sottolineare come però “l’esternalizzazione del servizio abbassi la difesa civica, soprattutto perché l’interfaccia con comuni e enti statali avviene nell’ottica di una collaborazione istituzionale che però presuppone il consenso –  Curto ha auspicato –  che il legislatore intervenga, da un lato per istituire un difensore civico nazionale e dall’altro per prevedere l’istituzione delle figura anche a livello di enti locali.”

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