“A Torgnon tutto tace, dal lontano 29 giugno nessun consiglio comunale è stato più convocato. Quasi tre mesi di assenza di confronto sembrano troppi per un paese abituato ad avere in media un consiglio al mese, com’era buona prassi della precedente amministrazione. Eppure quante parole circa la necessità di introdurre maggior democrazia nel modo di governare sono state sprecate dall’attuale amministrazione in campagna elettorale”. L’accusa arriva dal gruppo di minoranza in Consiglio comunale “Pour le Pays di Torgnon” che in una nota evidenzia come dal mese di maggio ad oggi siano state “solo due” le convocazioni dell’assemblea consiliare. Il gruppo di minoranza si chiede “se la maggioranza si sia presa una pausa estiva prolungata o se preferisca non discutere con tutti i rappresentanti della popolazione delle scelte che vengono prese per Torgnon”.
A rispondere alle accuse è una nota della Giunta comunale del paese ai piedi del Cervino, guidata da Cristina Machet, che senza troppi giri di parole replica: “Le parole della minoranza sono forse dettate dal comprensibile rammarico di aver perso le elezioni più che dalla preoccupazione per la mancanza di democrazia, garantita tra l’altro da un intenso lavoro delle Commissioni consiliari (ne sono state create otto dall’attuale amministrazione, tenendo sempre conto della partecipazione dei rappresentanti della minoranza e dei cittadini). L’attuale amministrazione sta lavorando a ritmi incalzanti, come dimostrato dalle circa cinquanta delibere approvate in poco più di tre mesi”. E rispetto alla pausa estiva, aggiungono. “La maggioranza non si è presa nessuna pausa estiva, al contrario, ha seguito e curato l’organizzazione di 43 manifestazioni che hanno riscontrato un notevole successo e sta portando avanti una serie di importanti progetti sul lungo periodo”. Il prossimo Consiglio è convocato per i primi giorni di ottobre “speriamo in una fattiva collaborazione della minoranza per un confronto costruttivo. Quanto alla “necessità di un cambiamento radicale nel modo di amministrare il paese” riteniamo che questa sia stata ampiamente confermata dalla scelta degli elettori”.