Alessandro Pelanda rientra in maggioranza nel gruppo dell’Union Valdôtaine

Domani, martedì 24 marzo, nel corso del consiglio comunale, aderirà ufficialmente al gruppo dell'UV. Sulla vicenda interviene AostaViva ponendo una questione di rappresentatività di maggioranza ed opposizione all'interno del Consiglio comunale.
Alessandro Pelanda, consigliere comunale (Gruppo misto)
Politica

Alessandro Pelanda, consigliere comunale di Aosta, domani, martedì 24 marzo, nel corso della seduta del consiglio comunale, aderirà ufficialmente al gruppo dell'Union Valdotaine. Lo ha confermato all'Agenzia Ansa lo stesso Pelanda  che ha sottolineato come il suo reintegro nell'Union Valdotaine sia "una logica conseguenza delle tante situazioni in cui ultimamente mi sono trovato d'accordo con la posizione del gruppo, tra queste il voto favorevole al bilancio di previsione".

Quello di Alessandro Pelanda è, di fatto, un rientro nelle file dell'Union. Il consigliere comunale era già stato segretario della sezione UV di AosteVille prima di auto-sospendersi dai suoi incarichi nel movimento e candidarsi nella lista civica comunale di AostaViva per le elezioni del 2005. Primo degli eletti negli arancioni, aveva poi lasciato Aostaviva per confluire nel gruppo misto di minoranza. Ora il salto in maggioranza.

Le vicissitudini del consigliere comunale, così come l'abbandono della minoranza da parte di Enrico Bich, non hanno lasciato indifferenti i consiglieri di Aostaviva che hanno sollevato una questione in ordine alla rappresentatività di maggioranza ed opposizione all'interno del Consiglio comunale del capoluogo. "Fatto salvo il diritto di ogni eletto di traversare fasi differenti nel proprio percorso politico e la prescrizione costituzionale che prevede per ogni eletto l'assenza di vincolo di mandato – si legge in una nota – ci pare però che un altro caposaldo della democrazia sia messo in gioco da questi cambi di campo: il passaggio diminuisce numericamente l'importanza dell'opposizione e smentisce il dettato della legge regionale che regola l'elezione del Sindaco, vicesindaco e Consiglio comunale e che ad Aosta si traduce nell'attribuzione di 21 consiglieri alla maggioranza e  10 alla minoranza".

La riflessione del gruppo comunale di Aostaviva si chiude con una proposta provocatoria. "Se non per legge, non sarebbe forse opportuno almeno per rispetto della volontà popolare che le proporzioni fossero conservate? In realtà una soluzione facile facile ci sarebbe e la proponiamo sommessamente a Bich ed a Pelanda: non riconoscendosi più nell'opposizione lascino il posto a coloro che li seguivano nelle rispettive liste elettorali".

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