"Questo è ancorarsi alla propria poltrona e al proprio ruolo, è garantirsi le mani libere nelle scelte strategiche". Così in una nota Alpe commenta l’allargamento della maggioranza, formalizzato ieri.
"Pare essere diventata un’abitudine quella dell’Uv di modificare la maggioranza "in corsa"" scrive in una nota il Galletto ricordando quanto avvenuto nella passata legislatura con la "stampella del Pdl". Una strategia che ricorda ancora Alpe ""non aveva prodotto uno sguardo privilegiato sulla nostra Valle, aveva invece determinato un tacito assenso ai consistenti tagli ai trasferimenti e aveva creato non pochi mal di pancia fra l’elettorato."
E ora con l’ingresso del Pd in maggioranza "il Presidente ci riprova, ancora una volta con chi detiene il potere romano. Colloqui semisegreti a margine di situazioni ufficiali, hanno sortito solo promesse di "perdono" a chi ha sforato il patto di stabilità, promesse a cui, per il momento, non è stato neanche dato il dovuto seguito, con decreti o comunicazioni ufficiali."
Infine Alpe si rivolge all’ex collega di minoranza "Povero Pd, che non ha compreso la differenza fra aprirsi al dialogo per uscire da una impasse e… asservirsi, rinnegando tutto quanto proclamato in campagna elettorale, sottoscrivendo proprio quel programma combattuto e contestato. Qual è il prezzo di una poltrona? Chissà quanti nostri concittadini se lo stanno chiedendo in questo momento".