Alpe: “Uno spirito federalista chiederebbe la condivisione dei metodi e del percorsi”

Secondo invece il Comitato esecutivo dell'Alpe la manovra è stata calata dall'alto e va a toccare "famiglie, regioni ed enti locali, mentre i ministeri romani escono quasi indenni dalla manovra."
Politica

"La scure di Tremonti cala alla cieca sulla spesa pubblica e colpisce pesantemente famiglie, regioni ed enti locali, mentre i ministeri romani escono quasi indenni dalla manovra." Così in una nota il Comitato esecutivo dell'Alpe commenta la manovra finanziaria approvata dal Governo.

"La Valle d’Aosta  – continua la nota – deve dare prova di senso di responsabilità e partecipare nella giusta misura allo sforzo di risanamento finanziario. Uno spirito seriamente federalista chiederebbe, però, la condivisione dei metodi e del percorso per conseguire i necessari risparmi di spesa e per combattere sprechi e inefficienze."

Secondo Alpe sulla Valle si abbatteranno tre ffetti negativi di restrizione finanziaria: "il federalismo fiscale di Calderoli che comporterà un taglio netto alle finanze regionali di quasi trecento milioni di euro, il blocco della spesa pubblica previsto dalla “manovra Tremonti” di circa venticinque milioni di euro e un impoverimento generale delle famiglie."

L'Alpe chiede quindi al Consiglio regionale e ai parlamentari valdostani "uno sforzo particolare e assicura il proprio impegno a sostegno di una decisa correzione della manovra".

"Se un sacrificio economico può essere fatto dalla nostra Regione – conclude la nota –  esso potrà avvenire prima di tutto rinunciando ad opere inutili e sovradimensionate, dal Metro all’ampliamento dell’Aeroporto Corrado Gex."

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