Alta tensione in Consiglio, quattro franchi tiratori sulla commissione anti mafia

Con il voto segreto, alla fine passa Diego Empereur (UV) con 23 voti favorevoli, ma Bertin incassa un voto più di quelli su cui può contare l’opposizione. E nell’urna spuntano anche due schede nulle e una scheda bianca.
Politica

Una giornata politica ad alta tensione, con forti attriti all’interno della maggioranza. Lo scontro era sulla nomina del presidente della commissione speciale del Consiglio regionale contro le infiltrazioni mafiose, un punto già rinviato due settimane fa dall’assemblea, ma su cui non era stata trovata un’intesa. E il muro contro muro si è riproposto oggi, mercoledì 22 febbraio, con Diego Empereur proposto dalla maggioranza e Alberto Bertin candidato da Alpe e Pd. Con il voto segreto, alla fine il consigliere Uv passa con 23 voti favorevoli, ma Bertin incassa un voto più di quelli su cui può contare l’opposizione. E nell’urna spuntano anche due schede nulle e una scheda bianca: quattro franchi tiratori, dunque, che hanno ‘disobbedito’ alle scelte della coalizione.

“Abbiamo rinviato la decisione di due settimane. E per fare che?” ha chiesto Raimondo Donzel, del Pd. E dopo una sospensione di dieci minuti nei lavori dell’aula, dove Rollandin ha cercato di serrare le fila, Francesco Salzone, di Stella Alpina, ha affermato: “Abbiamo cercato un accordo, ma abbiamo perso una battaglia. Ma non sappiamo chi vincerà.

Maretta anche per la nomina del presidente del Corecom, Commissione regionale per le comunicazioni. Il voto è stato rinviato per “verifiche sulle procedure”, ma è chiaro che trovare un’intesa sui nomi, di questi tempi, non è cosa semplice.

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