“Non si può più perdere tempo. Delle decisioni sono state prese, condivisibili o no, e vanno portate avanti. Non si può cercare di bloccare di nuovo tutto. Se vi sono aspetti procedurali/burocratici che devono essere perfezionati lo si deve fare il prima possibile. Senza indugiare. La Valle d’Aosta ha bisogno di un presidio ospedaliero moderno e funzionale. Serve ai valdostani e ai turisti che fanno visita alla nostra Regione”. Così la segreteria generale del Savt intervenendo nel dibattito riapertosi sul futuro dell’Ospedale Parini.
“La salute dei valdostani prima di tutto! Questo dovrebbe essere l’unico principio ispiratore per chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica e per tutti quelli che si occupano di sanità a vario titolo. – prosegue la nota – Purtroppo, però, la sensazione è che le cose non vadano proprio in questa direzione. Ogni occasione, infatti, pare essere buona per utilizzare un settore di primaria importanza per farlo diventare un terreno di scontro. Su un tema fondamentale per la vita dei cittadini valdostani si dovrebbe avere la capacità di fare fronte comune. Di trovare soluzioni il più possibile condivise. Di dare quelle risposte tanto attese per facilitare la vita delle persone quando si trovano loro malgrado a doversi rivolgere al mondo sanitario. Invece si ha la sensazione che succeda esattamente il contrario”.
Secondo il Savt il rischio è di “ulteriori perdite di tempo. Aspetti procedurali che parrebbero essere carenti, esposti, conseguenti inevitabili indagini, sono solo gli ultimi piatti di un menù che si è iniziato a scrivere nel 2007, quando è stato fatto il referendum sull’ospedale. Tanto, troppo tempo è passato da allora. Non è questione di fare tifo o di schierarsi per una soluzione piuttosto che per un’altra. Bisogna fare tifo solo per i cittadini valdostani, che si vedono costretti ad assistere ad uno spettacolo che va a loro discapito. Negli ultimi anni il livello dei servizi sanitari in Valle d’Aosta ha subito un duro rallentamento. E sicuramente non è colpa di chi vi opera con grande impegno ogni giorno. La carenza in organico di figure specialistiche messa insieme ai continui cambi di gestione politica-amministrativa hanno dato vita ad una miscela esplosiva. E come spesso accade non sono mancati, poi, i comitati popolari a soffiare sul fuoco.
Sull’iter di ampliamento dell’ospedale Vallée Santé presenta degli esposti
13 febbraio 2024
Sull’iter di realizzazione dell’ampliamento dell’ospedale Parini di Aosta arrivano gli esposti di Vallée Santé alla Procura della Repubblica di Aosta, alla Corte dei Conti di Aosta e all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di Roma.
Ad annunciarlo è lo stesso Comitato in una nota.
Le motivazioni dell’iniziativa saranno illustrate in una conferenza stampa in programma martedì prossimo, 20 febbraio.
“Sette pagine in cui sono elencate le nostre perplessità rispetto all’annoso iter relativo alla realizzazione dell’Ospedale di Aosta. Nuovo o Ristrutturato. – spiega una nota – Poco importa. Il problema è che tra progetti, rielaborazioni, validazioni, scavi, reperti archeologici, criticità tecniche e logistiche …. il tempo passa e anche se i cantieri iniziassero a breve, il tutto nascerebbe già “vecchio” e sicuramente poco funzionale”.
Vallée Santé evidenza come “gli errori di scelta, a nostro avviso, sono stati fatti diversi anni fa e ora gli utenti valdostani ne pagano tutte le conseguenze. Comprese quelle economiche.” I 186 milioni di euro stanziati dal Governo regionale per ora coprono soltanto la fase 3, ovvero la costruzione del nuovo corpo del Parini, mentre “mancano completamente i dati relativi alle fasi 4 (Nuovo polo Materno-Infantile) e 5 (Ristrutturazione dell’ex-Mauriziano). Senza considerare che bisognerebbe anche fare una riflessione sull’esigenza di demolire tutto il Corpo C attuale (dove ci sono Sale Operatorie, Chirurgie, ecc.) per creare una nuova costosa struttura quando nello stesso Corpo C tutto sarebbe pronto per Ospitare il Polo Materno-Infantile”.
Secondo il Comitato è ancora possibile tornare indietro su alcune scelte compiuti. Invece “per evitare complicazioni ora gli amministratori stanno correndo per gettare le condizioni di un “non ritorno”. Un modus operandi che riteniamo al di fuori delle procedure previste dal Codice degli Appalti (dove le opere devono prevedere l’intera copertura di spesa sin dalla fase di indizione di gara), ma che non è l’unica anomalia”.
Vallée Santé ricorda infine di aver proposto un ospedale completamente nuovo “fuori dal centro urbano con un costo di circa 140 milioni di euro per 400 posti letto e 6 anni per la realizzazione”.
Pcp e RV: “La maggioranza continua a prendere in giro i valdostani”
Nel ribadire “tutte le critiche e i dubbi sino ad oggi formulati circa la scelta di dar corso all’attuale progetto” i gruppi di Progetto Civico Progressista e Rassemblement Valdôtain evidenziano come la maggioranza continui “a prendere in giro i valdostani usando il termine “nuovo” per parlare del vecchio Mauriziano, a cui si vuole aggiungere un edificio nuovo, demolire parti da poco realizzate, costruirne delle altre e mantenere il vecchio Beauregard.”
I due gruppi confermano sulle fasi 4 e 5 la presentazione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di due iniziative che prendono corpo da quanto sentito nel corso della risposta dell’Assessore Marzi alla mozione presentata da Lega e FI.
“In più di una occasione molte delle informazioni richieste nella già citata mozione sono state oggetto di nostre iniziative e specifiche richieste di delucidazioni, sia in Consiglio Valle sia nelle competenti Commissioni in materia di sanità e di finanze, e che la messa a disposizione delle progettazioni è già stata deliberata in quinta Commissione oltre quindici giorni fa.” ricordano ancora i due gruppi.
Infine alla maggioranza Pcp e Rv ricordano come “la citata “analisi costi/benefici”, di cui si parla nel comunicato, e la relativa “prima ipotesi” erano conseguenti ad un intervento fatto dalla maggioranza del Governo Fosson che aveva provveduto a modificare la proposta formulata nella prima versione del disegno di legge n. 14 del 28 novembre 2018 (legge di stabilità regionale per il triennio 2019-2021), con l’eliminazione dello scenario di una nuova costruzione, progetto alternativo all’ampliamento dell’attuale Parini.”
Ampliamento ospedale, la maggioranza annuncia l’avvio dei lavori
13 febbraio 2024
Nessun accenno ai costi, ancora da definire, ma l’annuncio dell’avvio dei lavori. I gruppi di maggioranza rispondono così al centrodestra che chiede di fermare l’avvio delle opere per l’ampliamento dell’ospedale.
“Il cantiere di realizzazione dell’intero nuovo Ospedale Parini ha avuto avvio ieri, lunedì 12 febbraio 2024, con gli interventi di realizzazione delle centrali tecnologiche a servizio dell’intero nuovo complesso ospedaliero. – scrivono in una nota – Da oggi possiamo quindi affermare che è partita la realizzazione del nuovo Ospedale Parini e che il programma nel suo complesso sta avanzando con decisione e conformemente a tutte le prescrizioni normative e buone pratiche in tema di investimenti pubblici.” L’intervento sulle centrali tecnologiche da 4,2 milioni di euro (fondi Pnrr) è incluso nella fase 3 del progetto, va realizzato entro il 2026.
“Il nuovo ospedale prende avvio con la progettazione preliminare generale delle fasi 3, 4 e 5 a base dell’intesa del 2012 tra Regione, Comune di Aosta e Azienda Usl – specificano i gruppi UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA -. Sempre nel 2012 prendono avvio i lavori della fase 1 e nel 2014 prendono avvio i lavori della fase 2. Nel 2015 si sospendono i lavori della fase 2 a causa del ritrovamento degli importanti reperti archeologici. La direttrice complessiva della variante progettuale dell’intervento sul nuovo Ospedale Parini, all’esito dell’aggiornamento dell’analisi costi/benefici effettuata fra il 2019 e il 2020, è risultata quella corrispondente alla prima ipotesi di studio dell’analisi che contemplava, sia l’ampliamento ad Est, sia la totale ristrutturazione del complesso attuale e la realizzazione di una nuova maternità.”
A dettare i vari step della realizzazione del nuovo ospedale è stata la delibera di Giunta 1180/2021, che prevedeva: l’aggiornamento e verifica, già eseguiti, del masterplan dell’intero intervento (fasi 3, 4 e 5); la predisposizione della variante del progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di fase 3 relativo al nuovo ospedale (progetto definitivo, progetto esecutivo pervenuto e in corso di validazione) e la predisposizione della variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 dell’intervento complessivo sull’attuale complesso ospedaliero (in corso di redazione e valutazione).
“Come normale le attività di cui sopra, in presenza di opere estese, complesse e che si sviluppano nel medio e lungo periodo, vengono implementate per lotti funzionali autonomi, come per la fase 3 e le precedenti, attraverso i quali nel corso dell’iter procedurale si precisa e dettaglia la progettazione e la successione degli interventi. – prosegue la maggioranza – Ecco quindi che la fase 3 realizzerà il nuovo ospedale per pazienti acuti, consentendo, a costruzione ultimata, di trasferire le attività e le funzioni svolte nell’attuale Parini, liberando l’attuale ospedale e consentendo le ristrutturazioni delle fasi 4 e 5. Da qui l’importanza di costruire con urgenza il nuovo corpo ospedaliero ad Est di viale Ginevra.”
Il masterplan dell’intervento complessivo è stato ultimato alla fine del 2022, la variante del progetto esecutivo degli interventi di fase 3 (nuovo ospedale ad Est) è in fase di validazione conclusiva, la variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 è in corso di redazione e valutazione.
“La variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 sarà quindi sottoposta ai pareri previsti nella fase istruttoria, in modo da essere valutata secondo le esigenze di complementarietà, coerenza e congruenza ai diversi progetti che compongono la precedente fase 3″.
Nella mozione bocciata in Consiglio Valle, la maggioranza aveva presentato un emendamento, non accolto, per mettere a disposizione del Consiglio le progettazioni inerenti al nuovo Ospedale Parini. In particolare la proposta della maggioranza “impegnava la Giunta regionale a porre a disposizione del Consiglio il progetto esecutivo della fase 3, quando validato, con indicazione dei costi aggregati complessivi e dei tempi di realizzazione previsti e successivamente, una volta validato, il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle fasi 4 e 5 (ex progetto preliminare), per l’individuazione dei servizi ospedalieri complessivi.”
5 risposte
Nota:
Riguardo l’edificazione del ‘nuovo ospedale Parini’ Si dovrebbe prioritariamente richiedere un forte impegno civico di tutti i politici regionali nonché della Onorevole Emily Rini e del Sovrintendente ai Beni culturali Roberto Domaine, alfine di fare collocare i resti del soldato celtico e suo sepolcro, rinvenuti negli scavi di via Ginevra, presso il museo archeologico di Saint Martin de Corleans. Si ottiene così facendo un duplice risultato;
un maggior interesse ed incassi all’infruttuoso e scarno museo ed al contempo, si avrebbero così meno vincoli ai lavori di edificazione del nuovo molto atteso ospedale Parini .
Il comunicato stampa dei gruppi di maggioranza conferma quanto sostenuto dal Centrodestra: nessuna certezza né sui costi né sui tempi.
Come possano quindi affermare che tutto è conforme alle buone pratiche degli investimenti pubblici, è un mistero.
Sull’ospedale la maggioranza ha intenzione di procedere all’avvio dei lavori di ampliamento ancor prima di conoscere se la ristrutturazione dell’attuale Parini si potrà fare. Così facendo, vuole mettersi nella posizione politica di non dover (e poter) più tornare indietro.
Operazione rischiosissima.
Ha senso ampliare a Est l’ospedale e averlo già collegato con dei tunnel sotto via le Ginevra con l’ex Mauriziano e a oggi non si sa ancora se l’ex Mauriziano potrà essere ristrutturato e con quali costi?
Perché ampliare se poi mancano medici, infermieri e tecnici