Dall’inizio del prossimo anno, recarsi all’ospedale per sottoporsi alle analisi del sangue sarà meno “spiacevole”: giusto il tempo di trasferire le attrezzature necessarie e il nuovo "Punto Prelievi", installato nel perimetro esterno dell’ospedale regionale Umberto Parini di Aosta, sarà pronto per entrare in funzione.
La nuova struttura, costituita da 19 moduli prefabbricati completi d’impianti, è stata posizionata in soli due notti, lo scorso luglio, all’interno dell’area ospedaliera, nella zona adiacente alla palazzina che ospita il servizio di Medicina trasfusionale, e in poco meno di due mesi è stata completata con il rivestimento esterno, il tetto, gli arredi interni e le attrezzature. E’ costata 4 milioni di euro.
“Quelle lunghe mattinate da girone dantesco, fatte di lunghe e scomode attese, stanno per finire – ha commentato nel pomeriggio l’assessore Albert Lanièce, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali – con i cinque punti di accettazione e i tre piani dedicati vogliamo soddisfare il più possibile le esigenze dei cittadini”.
Ogni giorno, usufruiscono del servizio una media di 270 persone, con picchi di quasi 320 nei periodi più “caldi”, alle quali vanno aggiunti altrettanti passaggi per ritirare i risultati. “I tempi di attesa – ha aggiunto Massimo Di Benedetto, direttore della Struttura Complessa di analisi cliniche – si sono comunque ridotti a 2-3 giorni: questo vuol dire recuperare indirettamente anche dei soldi, visto che un giorno di ricovero costa in media 500 euro”.
Il pian terreno sarà dedicato ai prelievi, il primo piano ai laboratori e alle attività amministrative, mentre il terzo ospiterà i locali tecnici, necessari per far funzionare l’intera struttura. Il risultato è frutto di un lavoro sinergico tra la Struttura Complessa Tecnico-Patrimoniale dell’Azienda sanitaria valdostana e i tecnici della ditta tedesca Cadolto, che hanno curato il trasporto e l’installazione del prefabbricato.
“L’intera operazione nasce dalla necessità di decongestionare la piastra – ha spiegato il direttore Generale, Stefania Riccardi – che ogni giorno deve sopportare un accesso notevole di utenti, e d’intervenire su alcune parti del laboratorio che dovevano essere messe a norma”.
Inoltre, decisiva è stata anche la scelta di non traslocare il punto prelievi in un’altra struttura, esterna al complesso ospedaliero stesso. “Volevamo garantire un servizio adeguato in un posto ideale – ha concluso il presidente della Regione, Augusto Rollandin – portando contemporaneamente avanti il discorso dell’ampliamento a est”.