Aosta: il Pd punta il dito sull’equilibrio del Presidente del Consiglio Renato Favre

L’appalto per la gestione dei servizi per gli anziani del Comune di Aosta perso dal Consorzio Trait d’Union e vinto dalla Pro.Ges di Parma continua a calamitare attenzioni e tensioni tutte politiche nell’Amministrazione comunale di Aosta.
La seduta del Consiglio comunale
Politica
Una notizia ANSA di questa mattina attribuisce al gruppo comunale del PD della città di Aosta la  volontà di “dimissionare” il Presidente del Consiglio Comunale Renato Favre, prendendo spunto da  una lettera sottoscritta dai consiglieri del gruppo PD e dal consigliere Antonio Crea.  In realtà la lettera, che doveva rimanere un atto interno alla maggioranza, non chiede affatto le  dimissioni di Renato Favre, ma si limita a sollevare problemi politici legati al funzionamento  dell’assemblea comunale ed al ruolo svolto dal Presidente Favre, sulla base di fatti agli onori della  cronaca in queste ultime settimane e al di fuori da qualsiasi questione di tipo personale”.  E’ quanto precisa in una nota il consigliere comunale del Pd Alder Tonino a seguito della notizia Ansa che riporta questa mattina, martedì 30 giugno, i contenuti della lettera di due pagine inviata il 26 giugno al sindaco, Guido Grimod, allo stesso Favre e ai capigruppo della maggioranza, dal gruppo consiliare del PD e sottoscritta anche da Antonio Crea, del gruppo misto di maggioranza, che evidenzia come "nel Consiglio comunale di Aosta si sta cerando una situazione che, a nostro avviso – scrive il Pd – non trova riscontro in nessuna assemblea elettiva e che mette in discussione la funzione di equilibrio che è propria di una Presidenza espressione delle forze di maggioranza".

"Sentiamo il bisogno di manifestare, senza giri di parole, tutto il nostro disagio per un problema, tutto politico, che investe il ruolo svolto dal Presidente del Consiglio comunale" riporta ancora l’Ansa, evidenziando i tre motivi di disagio avanzati da gruppo del Partito democratico "le accuse strumentali nei confronti dei 'rossi' che favoriscono l'ingresso in Valle di imprese esterne a discapito della cooperazione locale" con chiaro riferimento all’appalto per i servizi sociali aggiudicati alla cooperativa Pro.ges di Parma a scapito del Consorzio di Cooperative Trait d’Union; la sensazione che si sia creato un asse privilegiato tra il presidente e il consigliere Ettore Viérin (Pdl); la sempre più evidente critica aperta del presidente Favre nei confronti dell'operato del Sindaco e della Giunta.

Il diretto interessato, Renato Favre, non commenta e dice di aspettare il confronto con il Pd e con il gruppo dell’Uv, quest’ultimo già convocato nei giorni scorsi dopo che il consigliere unionista, Giorgio Lorenzini, aveva espresso, durante i lavori del Consiglio comunale, perplessità sul comportamento di Favre.

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