Sei posti a disposizione e almeno dieci contendenti in campo. Chiuso lo spoglio e assegnati i seggi arriva per il neo sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, una partita altrettanto impegnativa: la composizione della nuova Giunta cittadina. Cinque le poltrone disponibili, dopo il taglio effettuato dalla recente legge elettorale sui comuni, a cui si aggiunge quella della Presidenza del Consiglio.
Al momento le certezze sono la riconferma di Marco Sorbara, Carlo Marzi e Andrea Paron. Ma sull’assegnazione di un assessorato al candidato di Creare Vda in queste ore si stanno levando parecchi mugugni. L’accordo, scritto, fra le quattro forze della coalizione prevede infatti l’assegnazione a ciascuna di almeno un posto nell’esecutivo.
Creare Vda si è però fermata al 4%, come fanno notare in tanti e i voti raccolti dall’ex Assessore alla Cultura sono stati 297, meno della metà rispetto a quelli di Sorbara o Marzi. L’intesa pre elettorale potrebbe, quindi, saltare. In questa ipotesi Paron potrebbe essere destinato a raccogliere il testimone da un altro ex Pdl, Ettore Viérin. Diversamente sulla presidenza del consiglio metterà la propria bandierina il Pd. Il partito del neo sindaco ha però almeno tre eletti a scalpitare: Antonino Malacrinò, il più votato con 278 preferenze ma neofita della politica, Antonio Crea che può vantare una lunga esperienza politica e amministrativa e il consigliere comunale uscente Michele Monteleone.
In casa Union oltre al vice sindaco Antonella Marcoz che potrebbe raccogliere le deleghe di Patrizia Carradore al turismo, sport e commercio, e Marco Sorbara destinato alla riconferma alle politiche sociali, in ballo ci sono Valerio Lancerotto e Sara Favre. Il consigliere comunale uscente è risultato il secondo eletto con 437 preferenze mentre Favre, proposta dal Presidente della Regione Rollandin, potrebbe essere favorita da un discorso di rappresentanza di genere.
Infine l’Edelweiss con Carlo Marzi intenzionato ad abbandonare il bilancio per prendere la strada dei lavori pubblici, portandosi dietro la delega sulla casa, ambito che interessa anche al suo collega di partito Luca Girasole. Alla finestra rimane Delio Donzel, l’assessore comunale uscente all’Ambiente da molti apprezzato, arrivato terzo fra gli stelluti con 536 preferenze.
Passando da piazza Chanoux a piazza Deffeyes, le partite dei singoli si intrecciano a quelle dei movimenti ma soprattutto a quella dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle su cui da mesi si susseguono rinvii. In questo quadro, già abbastanza complesso, pesa l’incognita di un ritorno alla urne per le regionali. Dopo il mese di febbraio il Presidente della Regione, Rollandin, in base all’attuale legge elettorale, non potrebbe più ricoprire una carica all’interno della Giunta per la terza legislatura consecutiva.