"Siamo preoccupati per il destino dell’intera linea ferroviaria, in quanto, concedendo a RFI di non ottemperare ai propri obblighi contrattuali, si è creato un pericoloso precedente che potrebbe essere replicato anche sull’Aosta-Ivrea-Chivasso negli anni a venire". Così i Pendolari Stanchi commentano le dichiarazioni di oggi dell’Assessore regionale ai trasporti, Aurelio Marguerettaz.
"Siamo indignati per la perdita di un patrimonio economico, storico e culturale come la ferrovia Aosta-Pré St. Didier, nonché per la miopia dell’Amministrazione regionale che permette a RFI di non effettuare i dovuti investimenti su un bene che è di sua proprietà, on riesce ad intravvedere in una simile direttrice di fondo valle una potenzialità di sviluppo dell’economia valdostana, priva di i cittadini dell’alta valle di un servizio primario come il trasporto pubblico e congestiona la viabilità in entrata e uscita da Aosta verso l’alta valle".
L’Associazione dei pendolari si dice "scettica" sulla possibilità di riapertura della tratta. "Temiamo anzi il degrado e l’abbandono della linea a fronte di facili speculazioni edilizie" continua la nota. "La chiusura dell’Aosta-Pré St. Didier è il primo concreto risultato del passaggio di competenze in merito al trasporto ferroviario dallo Stato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta! E dire che avevamo tanto voluto che avvenisse il passaggio del contratto di servizio da Stato a Regione, come è in tutta Italia".