Aosta-Pré St Didier, Legambiente: “La politica ha scelto gomma, asfalto e cemento”

Scrive Legambiente: "Quanti pandini ci è costato un Assessore che gestisce i trasporti da oltre 10 anni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che definire disastrosi è poco?"
Alessandra Piccioni, vice presidente Legambiente VdA
Politica

"Quanti pandini ci è costato un Assessore che gestisce i trasporti da oltre 10 anni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che definire disastrosi è poco?" La domanda arriva, all’indomani dell’annuncio della sospensione dell’Aosta – Pré Saint Didier da Legambiente che denuncia come in questa "vicenda frutto di decenni di mancanza di politiche dei trasporti degne di questo nome" siano stati dati "troppi numeri a caso". 

In particolare Alessandra Piccioni, Presidente di Legambiente, contesta il fatto che sono stati "infilati tra i costi a carico della Regione anche quelli che toccano a Rfi" e invita i valdostani i valdostani a "tradurre in pandini altre spese regionali, sia quelle utili come la Aosta-Pré-St-Didier, sia quelle inutili come la galleria di Bard (90 milioni di €) o il duplicato della scuola polmone di Aosta (25 milioni di €). Per non parlare dei soldi delle multe che la Regione prende per non avere rispettato le normative vigenti (l’ultima segnalata dalla stampa per la mancata depurazione degli sversamenti in Dora sarebbe di 5 milioni di €) o di quelli sprecati e che continua ancora a buttar via per l’aeroporto".  
Legambiente sottolinea, quindi, come "in questo quadro, trovare i soldi per la ferrovia non sembra certo impossibile. Basta scegliere, ma purtroppo la politica valdostana ha sempre scelto gomma, asfalto e cemento".

 

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