Il consiglio comunale di Aosta ha dato il via libera a tre modifiche sulla struttura dell’ala nord dell’Area Megalitica e al progetto preliminare degli allestimenti interni, che erano stati deliberati nell’aprile scorso dal Consiglio Valle. L’entrata principale sarà spostata sul lato sud-est, tra via Saint-Martin-des-Corléans e via Italo Mus, dove era prevista una semplice pensilina, che sarà chiusa da una vetrata, con lo scopo di ospitare anche la biglietteria e il guardaroba. Da questo nuovo ingresso si accederà alla "Galleria del Tempo", un percorso storico che, andando a ritroso nel tempo dal ventunesimo secolo, accompagnerà il visitatore fino al vero e prorio sito archeologico, nel piano sottostante.
Sul lato ovest, quello della chiesetta, è prevista un’altra copertura, che riguarda un tratto di Galleria del Tempo prima altrimenti scoperto. Sul terrazzo dell’edificio, dove avrà posto una piazza rialzata, che sarà sempre aperta al pubblico, è aumentato il volume degli spazi destinati alle attività commerciali, fino a tre mila metri quadri. Questa struttura ospiterà un centro benessere e una caffetteria: "I materiali maggiormente utilizzati – spiega il consigliere relatore Luca Mantione – saranno pietra e vetro, per richiamare montagne e ghiacciai". Nel piano intermedio ci saranno gli uffici tecnici e un museo permanente.
Il progetto dello studio Copaco Srl di Aosta, che si occupa anche di tutti gli allestimenti interni, prevede lavori per 13 milioni di euro complessivi. Sul sito archeologico, insisterà un percorso circolare, dotato di pannelli interattivi che forniranno approfondimenti storici sull’area funebre. Sempre nella camera delle tombe, sarà ricreato, con un gioco di luci e proiezioni sulle pareti, l’ambiente esterno e il ciclo del sole. Nel nuovo parcheggio a sud-est dell’area, saranno installate delle file di pensiline a coprire i novanta posti auto disponibili. Sulla sommità di queste saranno installati dei pannelli solari, così come sul tetto della futura spa, allo scopo di alimentare parzialmente la struttura.
Il dibattito
"Pensiamo che sia stato opportuno non inserire dei nuovi negozi nella piazza rialzata e aver optato per il centro benessere – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Stefano Borrello – in questo modo evitiamo di creare un danno a quelle attività del quartiere che già per tanti anni hanno subito disagi collegati ai lavori". Il cantiere, per l’appunto, ha ancora 5-6 anni di vita davanti e sarà ultimato tra il 2017 e il 2018. "Spero di poterla visitare con le mie gambe, quest’area – commenta il consigliere Franco Napoli – e non accompagnato da una badante". Sempre Napoli ha ricordato un suggerimento dato ai progettisti, durante la commissione del luglio scorso: "Si potrebbe pensare a mettere una copertura in pavé sulla strada lunga la struttura, fino alla chiesetta.".
Il consigliere Alpe Loris Sartore ha sottolineato come "siano passati 43 anni dai primi scavi e 24 dal concorso di idee per valorizzare quest’area, e ne passerà ancora qualcuno prima che questa sia visitabile". Per Sartore "il quartiere intorno rimarrà tale e quale a prima e la piazza sull’edificio a nord, a dodici metri di altezza, non la vedrà e quindi non la frequenterà nessuno". Da Alpe arrivano critiche anche sulla scelta di costruire un centro benessere, "paradossale in un momento di crisi economica", e dunque il voto contrario alla delibera. 21, invece, sono stati i voti a favore, astenuto il gruppo del PD e assente Paolo Momigliano Levi.