Arriva “la Police de la Plaine”, servizio associato fra Aosta, Charvensod, Gressan e Sarre

Charvensod, Gressan e Sarre avranno un corpo di Polizia Locale unico assieme ad Aosta. Il progetto “Police de La Plaine” propone infatti di creare un'associazione di Polizia che permetta di operare anche nei comuni limitrofi al Capoluogo.
Politica

I Comuni limitrofi ad Aosta, nella fattispecie Charvensod, Gressan e Sarre, avranno un unico corpo di Polizia Locale.
Ad approvare questo progetto è stata questo pomeriggio la Quarta Commissione Consiliare ‘Affari Istituzionali’ riunitasi in seduta deliberativa che ha accolto favorevolmente il progetto di creare un corpo di polizia associato fra i quattro comuni, già battezzato ‘Police de La Plaine’.
“La Regione – spiega nella sua introduzione il Vice-sindaco Alberto Follien – permette la collaborazione tra comuni per associare i propri servizi ed abbassare i costi. Uno di questi servizi è la Polizia Locale che potrà così operare su tutto territorio limitrofo ad Aosta. Sarre, Gressan e Charvensod hanno contattato comune di Aosta che ha competenze, capacità e tecnologia specifica nel campo, per potersi associare con loro”.

Un’associazione non solo teorica ma concreta, dal momento che, prosegue Follien: “Ci sarà così la possibilità di un interscambio e di avere nove agenti in più per Aosta, mentre permetterebbe agli altri comuni di avere un sostegno in più. Ci è stato chiesto di essere capofila di un discorso molto importante, anche per la contiguità comuni interessati che ormai fanno parte di un unico agglomerato urbano, con la possibilità di rilevare incidenti e di integrare questi nove agenti dando loro una professionalità specifica”.
A spiegare il progetto, ancora giocoforza un po’ rarefatto perché tutto da definire, è il Comandante stesso della Polizia Locale di Aosta Fabio Fiore: “Ci siamo presi l’impegno di formare e tranquillizzare questi nove agenti provenienti dai tre Comuni che ci hanno richiesto la collaborazione. Agenti di polizia che dovranno fare solo gli agente di polizia locale e non altre mansioni. A Gressan e Sarre ad esempio gli agenti sono già armati mentre a Charvensod no, e bisognerà quindi andare al poligono di tiro per l’addestramento. Venendo a lavorare ad Aosta si estenderà la professionalità e la nostra tecnologia, visto che abbiamo a disposizione un parco veicoli buono con auto, moto e bici elettriche, e soprattutto utilizziamo regolarmente il contatto radio”.
Progetto non semplice dato che prevede anche una specializzazione maggiore ed una conoscenza del territorio che va aumentata, ma che non spaventa il Comandante Fiore che predica calma: “Bisognerà partire molto piano e ci saranno diversi mesi di studio. Alla fine però potremmo arrivare ad avere una pattuglia sia nell’area urbana sia negli altri comuni, cosa che ora non avviene”.

Domani ci sarà per il Comandante Fiore l’incontro con i Sindacati e di seguito all’interno del Comando per definire bene il percorso del progetto.
Un progetto approvato dalla Commissione che lascia però perplesso il Presidente della Commissione stessa Vincenzo Caminiti: “Non tutti i comuni hanno stessi regolamenti – spiega Caminiti – e non sarà facile formare tutti gli agenti. Qualche problema si riscontrerà, e forse sarebbe stata più corretta una seduta consultiva, una discussione che coinvolgesse soprattutto gli operatori del settore”.
Problema che non sussiste secondo Follien che replica secco: “Dopo un periodo di tempo dall’avvio di questa associazione ci ritroveremo in quest’aula e valuteremo attentamente il servizio, la crescita delle professionalità e quello degli agenti di Polizia Locale, tirando le somme dell’operazione”.

 

 

 

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